Stabilizzazione docenti, per la Cisl a Messina solo briciole. La Fp Cgil torna sul servizio disabili

L’ormai imminente inizio del nuovo anno scolastico riporta in superficie uno dei principale nodi occupazionali legati al mondo della scuola: le immissioni in ruolo del personale scolastico. Detta così sembra tutt’altro che un problema, ma a quanto pare per Messina e la sua provincia non ci saranno grandi numeri, nonostante la reale disponibilità di posti, di gran lunga superiore ai numeri risicati trasmessi dal Miur, e il fabbisogno delle scuole.

Laura Fleres, segretaria provinciale della Cisl Scuola, spiega che secondo le direttive del Miur, con riferimento ai collaboratori scolastici e al personale Ata, a Messina saranno in tutto 47 i bidelli che otterranno un contratto a tempo indeterminato ponendo fine ad una vita di precariato. Tempi ancora duri anche per i docenti. “Si avvicina l'assunzione a tempo indeterminato anche se, per un meccanismo secondo il quale il quoziente viene calcolato solo sul 40% dei posti realmente disponibili, in provincia di Messina arriveranno solo le briciole di questo numero che sembra ingente, nettamente inferiore rispetto al fabbisogno e alle esigenze della scuola. Saranno, infatti, 85 i docenti chiamati ad entrare di ruolo: 8 docenti dell'infanzia su 17 posti disponibili, 14 su 31 nella Primaria, 16 nella scuola Media, 30 nelle scuole Superiori e 15 i docenti di sostegno complessivamente per tutti gli ordini di scuola” spiega la sindacalista.

Secondo la normativa vigente, le immissioni sono suddivise in due tronconi: per metà si attingerà alle graduatorie permanenti e per metà alle graduatorie dei concorsi. “Se per le graduatorie permanenti è tutto a posto, nel senso che sono state pubblicate per tempo, non è così per quelle dei ‘Concorsi’, in quanto il concorsone voluto dal ministro Profumo non si è ancora concluso per alcuni ordini di scuola e sono solo poche le graduatorie pubblicate, fra l'altro ancora provvisorie”.

Altro problema che riguarda Messina e provincia è quello dell’interruzione del servizio di assistenza disabili nelle scuole secondarie denunciato pochi giorni fa dalla segretaria della Fp Cgil Clara Crocè. Il servizio dipende dalla Provincia in liquidazione, la sindacalista aveva chiesto al Commissario Filippo Romano le motivazioni del nulla di fatto per questo importante servizio. Alcune dichiarazioni rilasciate successivamente dal Commissario Romano alla stampa hanno fatto balzare dalla sedia la segretaria Crocè che chiede l’immediata convocazione di un tavolo prefettizio. Secondo quanto dichiarato dalla sindacalista, Romano avrebbe accusato il sindacato di categoria, e nello specifico la sua massima rappresentante, di avere utilizzato affermazioni ai limiti dell’istigazione al reato. La replica della Fp Cgil non si fa attendere: “Il commissario ha auspicato che l’intervento del sindacato, giudicato eccessivo, sia stato solo un tentativo di smuovere le acque”. Per questo la Crocé ha richiesto l’immediata convocazione di un tavolo prefettizio in occasione del quale Romano “possa chiarire il perché di certe gravissime affermazioni, mosse nei confronti di una sigla sindacale che, come sempre fatto, e come sempre farà, agirà solo nell’interesse dei lavoratori». Il blocco del servizio di assistenza disabili nelle scuole, oltre che recare un grave danno all’utenza, rischia infatti di lasciare a spasso 48 dipendenti”. La Crocé chiama in causa anche il governatore Rosario Crocetta, affinchè “si faccia carico della situazione. Deve garantire le risorse necessarie per i dipendenti i precari e i servizi”. Al tavolo prefettizio la Fp Cgil chiede la partecipazione di tutte le parti in causa, compresi gli assessorati regionali competenti, il commissario dell’Asp, la deputazione regionale messinese.