Le proposte non sono ancora arrivate. Per la nuova gara per il traghettamento dalla rada San Francesco, andranno definite durata e modalità, tenendo conto che l’ottica futura è quella dello spostamento dell’intero traffico al nuovo porto di Tremestieri.
Anche la riunione odierna, alla fine, è risultata interlocutoria. Il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina, ha fornito una serie di documentazioni che andranno valutate attentamente per avere un quadro preciso della situazione. Riguardano i dati sul traffico di Tremestieri, San Francesco e del porto storico e le varie ordinanze e le deroghe per il traffico dei mezzi pesanti.
Ed un quadro più chiaro si avrà nella prossima riunione, visto che a breve termine si dovrà predisporre il nuovo bando. L’Autorità Portuale ha iniziato ad affrontare la questione per tempo, la scadenza è prevista a settembre, ma è necessario giungere al più presto ad una soluzione condivisa.
All’incontro erano presenti, oltre ai vertici dell’Autorità Portuale, De Simone e Di Sarcina, anche il comandante della Capitaneria di Porto, Antonino Samiani, il comandante della Polizia Municipale, anche in rappresentanza del Comune, Calogero Ferlisi, l’ing. Carla Macaione del Genio Civile Opere Marittime e l’assessore provinciale Michele Bisignano.
Proprio Bisignano, al termine della riunione, ha riassunto l’evolversi della vicenda: “E’ bene sottolineare – spiega – che non si tratta di un rinnovo di concessione bensì di una nuova gara aperta a tutti. Si è deciso di fare un nuovo incontro in cui si metterà a fuoco la proposta. L’indicazione verrà dall’Autorità Portuale, poi andranno valutate le varie posizioni, con la speranza che non siano conflittuali. Serve una visione realistica e, ad oggi, non esiste un’alternativa immediata. Ci auguriamo possa esserci a breve termine, ma oggi ancora non c’è. Un elemento nuovo potrebbe essere l’apertura dello svincolo di Giostra, che rappresenterebbe un altro asse di collegamento per alleggerire il traffico. Ma anche questo è un aspetto da valutare. Si libererebbero il viale della Libertà e il viale Boccetta, ma il problema sarebbe spostato sul viale Giostra”.
Ed il rappresentante della Provincia non si ferma alla questione rada San Francesco, ma affronta in maniera più ampia tutto il contesto che riguarda il traghettamento: “Si è pensato ad un tavolo più ampio per discutere di tutto il sistema dei trasporti in città, comprese le relazioni con la sponda calabra. L’area dello Stretto è nei fatti un’area integrata, visto che ogni anno sono milioni le persone che passano da un lato all’altro. Quindi il problema non riguarda solo la rada San Francesco, ma un ragionamento di fondo che va fatto col coinvolgimento di entrambe le Regioni. In questo modo, si può pensare ad intercettare i fondi europei Interreg, per le vaste aree interregionali, nella riprogrammazione dei finanziamenti 2014-2020. Si tratta di un elemento fondamentale su cui non ho ancora sentito spendere una sola parola in campagna elettorale”.
Il problema, secondo Bisignano, è che non c’è mai stata una cabina di regia a coordinare la programmazione esistente: “Piau, Prp, Piano Strategico, Piano Territoriale Provinciale – conclude – non sono mai stati considerati in una visione d’insieme. Mi auguro che questo si possa fare adesso. La strada intrapresa oggi dall’Autorità Portuale mi sembra quella corretta. Anche il verbale dell’incontro odierno verrà reso pubblico, così come è stato fatto per le varie sedute del Comitato Portuale ed anche per quella famigerata commissione sulla fiera. Tutto è all’insegna della massima trasparenza, auspicabile anche in altri enti”.
(Marco Ipsale)