“Le donazioni si fanno in modo anonimo e senza condizioni”. Sullo scontro tra Franza e Accorinti, nato dalle parole della consigliera di Cambiamo Messina dal basso, Ivana Risitano, interviene anche un altro consigliere di CMdb, Maurizio Rella che, se è il caso, interviene ancor più a gamba tesa rispetto a Risitano e Accorinti. “Caronte e Tourist – scrive – è un’impresa che, traendone enormi profitti, ha messo e continua a mettere in ginocchio Messina, infliggendole attraverso la ferita della rada san Francesco, l’oltraggio di un traffico di mezzi pesanti che, senza soluzione di continuità, la passa da parte a parte. Un’impresa che, assecondata da una politica servile, ha condizionato la crescita e lo sviluppo dell’intera città, compromettendone un importante segmento”.
Secondo Rella, i fuochi d’artificio non sono necessari per la festa della Vara. “Questi sarebbero tempi assai poco consoni alla gioiosa, colorata e rumorosa celebrazione pirotecnica della nostra Maria – prosegue -. I tragici bollettini di morte che ogni giorno ci pervengono dal medio oriente ed il rispetto nei confronti delle vittime dei massacri che colpiscono ormai anche il cuore dell’Europa, non si addicono a una atmosfera di festa. Personalmente – ed immagino che anche la Curia non possa che concordare – rinuncerei al tradizionale momento dello spettacolo dei fuochi d’artificio, a favore di una partecipata e silenziosa processione, illuminata solo dalla fede, per chi ne ha e da semplici candele a rappresentare la speranza che dovrebbe accomunarci tutti. I fondi destinati allo spettacolo, troverei doveroso devolverli a vantaggio di quella parte sempre più ampia della cittadinanza che vive in condizioni di disagio”.
Infine la proposta: “Tutti i consiglieri e l’amministrazione comunale devolvano alle celebrazioni i propri gettoni di presenza, o una parte della propria indennità relativi al mese di agosto, sollevando l’intera città dall’obbligo di provare gratitudine nei confronti di chi da decenni, non fa altro che violarla”.