REGGIO CALABRIA – Niente da fare: l’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani) della Calabria, malgrado la giornata di ieri da tempo fosse prefissata come quella delle votazioni, per il momento non avrà il successore di Marcello Manna alla Presidenza.
La prevista riunione, in effetti, s’è regolarmente tenuta; ma il centrosinistra ha istantaneamente “fatto muro” su una circostanza, cioè il perimetro della platea congressuale. Questo perché il centrodestra avrebbe voluto far votare anche un drappello importantissimo di Comuni fin qui “irregolari” sotto il profilo economico (complessivamente, peraltro, a non aver pagato sarebbe circa il 60% del totale degli Enti aderenti). E neanche per un secondo s’è trovata unanimità di vedute.
“Dietro le quinte”, lo scontro fra il sindaco di Cosenza Franz Caruso (Partito democratico) e di Vibo Valentia Maria Lìmardo (Forza Italia), entrambi intenzionati a conquistare le redini di Anci Calabria.
A questo punto, sùbito riunitosi, il Consiglio direttivo dell’Anci calabrese ha deciso di far slittare al 31 marzo il voto per il nuovo Presidente.
Più esattamente, si riapriranno immediatamente i termini per la regolarizzazione dei singoli Enti, che scadranno il 10 marzo; il 20 del mese si riunirà il Consiglio direttivo dell’Anci regionale, per “cristallizzare” la platea congressuale per come ampliatasi nel frattempo con le relative regolarizzazioni; il 31, la votazione.