Il 2012 di Casa Serena si era chiuso con una notizia positiva arrivata proprio l’ultimo giorno dell’anno. Nessuno ha toccato Casa Serena, la struttura è rimasta aperta, ma tutti sapevano che proprio adesso sarebbe iniziato il percorso più difficile, quello che porterà agli interventi di messa a norma. Su questo fronte sta procedendo tutto secondo programma, oggi la ditta che eseguirà i lavori per l’adeguamento dell’impianto antincendio si è insediata, nelle prossime settimane si inizierà a lavorare. Per il mese di gennaio Casa Serena rimane aperta grazie ad una proroga concessa da Palazzo Zanca, una soluzione tampone individuata al termine del decisivo tavolo tecnico che si è riunito in Prefettura lo scorso 31 dicembre. In questi giorni il dirigente del Dipartimento Servizi Sociali De Francesco ha firmato la determina di proroga, restava da capire quanto il Comune avrebbe destinato alla cooperativa per continuare il servizio. Il problema è sorto proprio su questo punto. Casa Serena costa 350 mila euro al mese, per gennaio dovrà far quadrare i conti con 250 mila euro. Alla cooperativa Azione Sociale ne arriveranno dunque cento in meno, cifre che spingeranno inevitabilmente a risparmiare sul costo del personale. Di tutto questo si è parlato oggi durante una riunione tra il presidente di Azione Sociale Ammendolia, il consulente della cooperativa Spicuzza, i segretari dell’Orsa Servizi Fusco e delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Crocè, Emanuele e Calapai. Se ne riparlerà anche domani per capire come evitare drammatiche ricadute occupazionali. Si è ipotizzata una riduzione delle ore lavorative per il personale o il ricorso ad ammortizzatori sociali. La certezza è che i sindacati si batteranno per evitare i licenziamenti. Il tempo a disposizione però è pochissimo. Già dopodomani, 5 gennaio, per i dipendenti di Azione Sociale che avevano già ricevuto le lettere di licenziamento e per i quali erano già state avviate tutte le procedure presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, i licenziamenti diventeranno effettivi. Per questo si cercherà qualsiasi strada per scongiurare il dramma occupazionale. I sindacati hanno chiesto di potersi riaggiornare a domani anche per capire quale sarà l’eventuale posizione del Prefetto in questa vicenda. Considerato proprio che durante l’ultimo vertice prefettizio era stato deciso che questo mese doveva servire solo per capire come ridurre il numero degli anziani dal prossimo 1 febbraio per poter continuare a tenere aperta la struttura in attesa della fine degli interventi di messa a norma. Adesso invece una parte dei 104 lavoratori di Casa Serena rischia di essere licenziata già da dopodomani. (Francesca Stornante)