Dal 24 febbraio al 3 marzo erano state 168, dal 3 marzo fino alle 10 di stamane 441, per un totale di 609 (404 in fase di sbarco e 205 in fase di imbarco) negli ultimi 15 giorni. Sono le sanzioni che la Polizia Municipale ha inflitto ai conducenti dei mezzi pesanti che hanno scelto di utilizzare la rada San Francesco, e non il porto di Tremestieri, pur in assenza di alcuna deroga che lo consentisse.
Negli ultimi otto giorni, dunque, le multe sono state quasi triplicate rispetto agli otto giorni precedenti. L’importo della sanzione è di 85 euro, riducibile a 59 euro se pagata entro cinque giorni.
Ieri, poi, sono stati elevati altri 26 verbali al porto storico, “nonostante – afferma il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi – la diffida inviata alla società Bluferries lo scorso 3 marzo”. In quell’occasione, Ferlisi aveva anche invitato Capitaneria di Porto e Autorità Portuale alle “valutazioni di competenza e le incombenze previste dalle vigenti normative”, ricordando che gli “armatori privati con le proprie navi ed in ossequio alla concessione demaniale della rada San Francesco hanno l’obbligo di traghettare mezzi leggeri e non pesanti. Circostanza quest’ultima che, come già evidenziato da questo Comando, è causa di decadenza della concessione ai sensi dell’art. 47 del C.d.N., laddove si rileva un mutamento sostanziale non autorizzato dello scopo per il quale è stato rilasciato l’atto concessorio”. Non avendo ottenuto riscontro, Ferlisi reitera l’invito.
Al momento i due scivoli del porto di Tremestieri sono utilizzabili in via alternata ma questa difficoltà di utilizzo – secondo Ferlisi – “non giustifica che, a volte, come risulta gli atti, si verifica un decremento anomalo del numero di corse, che fa sì che scatti la deroga inerente il superamento dei 60 minuti di attesa alla chiocciola dell’approdo”.