La nave chemichiera Mild Natural aveva issata la bandiera delle Isole Cayman quando, questa mattina alle 7.30, ha fatto il suo ingresso nel Porto di Messina con a bordo intere famiglie di profughi, uomini, donne, tantissimi bambini. Erano 309 in tutto, 206 uomini, 60 donne, 43 bambini ed anche una donna al nono mese di gravidanza subito soccorsa e trasportata via in ambulanza.
Avevano ancora i borsoni in mano quando hanno messo piede sul Molo Colapesce, accolti dall’ormai tarata macchina organizzativa. Molti di loro erano affamati, i bambini chiedevano i biscotti. Perché questa volta, a sbarcare a Messina, sono stati soprattutto interi nuclei familiari, per la maggior parte di origine siriana, in fuga dalla guerra civile.
Avevano cominciato il loro “viaggio della speranza” giorni addietro per poi ritrovarsi, come sempre accade, in mare aperto, a più di 150 miglia dalle coste libiche. La nave Mid Nature li ha salvati lì, in acque internazionali, e poi in nottata li ha condotti fino alle rive dello Stretto. Ad attenderli su quello stesso Molo che solo due giorni fa aveva aperto le braccia ad altri 262 migranti, c’erano due pullman. Dopo le primissime visite mediche effettuate direttamente sulla Nave, tutti gli uomini, le donne ed i bambini sono stati trasportati nella tendopoli allestita al Palanebiolo dell’Annunziata. Per il momento rimarranno lì, fin quando non termineranno le operazioni di identificazione. Una sistemazione di certo temporanea, considerando che per molti di loro Messina sarà solo una tappa di passaggio. (Veronica Crocitti)
GALLERY DI SERENA CAPPARELLI
(Ultimo aggiornamento ore 12.45)