Resta alta l’attenzione sul Consorzio Autostrade Siciliane. Rigettata, e per il momento smentita, l’ipotesi di trasferimento della sede legale da contrada Scoppo a Palermo, la politica si concentra sulla revisione dello statuto proposta dal commissario straordinario Anna Rosa Corsello. Sulla questione interviene il consigliere comunale del PdL, Salvatore Ticonosco, preoccupato dalla modifica della ragione giuridica dell’ente di gestione delle autostrade isolane, che diverrebbe non economico come da legge regionale 10/2000. Nello specifico, l’esponente azzurro punto l’indice sullo “pseudo nuovo funzionigramma” che prevede la creazione di ben ventisei posti di dirigente, a cospetto degli attuali undici, tre soli dei quali impegnati.
«Invece di valorizzare le competenze già esistenti presso il Cas – scrive Ticonosco -, il commissario propone di creare nuovi posti previo trasferimento di personale, dirigenziale e non, dalla Regione Siciliana, di cui la stessa è pure dipendente, con la qualifica di dirigente». La formula individuata per mettere in atto tale disegno sarebbe proprio la modifica della ragione giuridica, ma tale ipotesi è impugnata da diverse organizzazioni sindacali. Alla base del rifiuto, la mancanza di finanziamenti diretti e costanti dal bilancio regionale di cui beneficiano gli Enti non economici, che comporterebbe pesanti oneri aggiuntivi a causa dell’aumento del costo del personale. «Tutto ciò comporterà inevitabilmente ulteriori sottrazione di fondi ai lavori improcrastinabili di manutenzione ordinaria e straordinaria – continua Ticonosco -, che necessitano per la gravissima situazione di pericolo che nel solo 2011 ha purtroppo determinato un tragico bilancio in termini di vite umane e feriti gravi». L’esponente del PdL invita il sindaco, Giuseppe Buzzanca, in rappresentanza del comune di Messina, a vigilare e controllare che tutto si svolga secondo procedure traspartenti.
Anche il capogruppo alla Provincia, Angelo Passaniti, interroga il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto sulla gestione del Cas. Secondo l’azzurro il «susseguirsi di commissariamenti non hanno condotto alla soluzione dei problemi strutturali che affliggono il Cas. Problemi che hanno prodotto e continuano a produrre, oltre che innumerevoli disagi, il rischio di incidenti anche gravi che sono stati attenzionati della magistratura che recentemente ha emesso degli avvisi di garanzia e disposto perfino il sequestro momentaneo di una galleria». Per questo si chiede al capo dell’esecutivo di convocare, insieme gli altri soci, un incontro con tutta la deputazione messinese regionale e nazionale e le forze politiche presenti nei consigli comunale e provinciale per individuare una strategia complessiva che a partire dal Cas «riporti la città di Messina al centro della vicenda politica regionale e non sia più facile terreno di conquista».