S. TERESA. A rischio c’era il servizio di raccolta rifiuti nel Comune di Santa Teresa di Riva ma all’incontro convocato per ieri presso la sede dell'Ato Messina 4 a Trappitello, i grandi assenti erano proprio la Srr Città Metropolitana e il Comune di Santa Teresa di Riva. Sinora per il servizio di raccolta rifiuti nel comune jonico, a causa della mancata attuazione della Legge regionale 9/10, si era ovviato adottando un comando provvisorio dei lavoratori in capo alla ditta che gestisce l'appalto, l’Ecologica Scarl da parte dell'Ato Messina 4, nelle more del completamento dell'iter del transito del personale alla Srr Città Metropolitana. «Così – sottolineano il responsabile zonale della Cisl Valerio Bernava e il segretario provinciale Fit Cisl Lillo D’Amico – si esaspera ancora di più la situazione e, vista la scadenza del verbale di comando al prossimo 31 dicembre, si rischia di provocare un grave disservizio per i cittadini di Santa Teresa già dal primo gennaio con l'interruzione di un servizio essenziale. E la beffa è quella di dover pagare il doppio per i costi dovuti all’eventuale assunzione di personale oltre a quello previsto».
I sindacati avevano proposto la proroga della situazione attuale con il comando dei lavoratori fino al 15 gennaio ma non hanno incontrato la disponibilità né del soggetto liquidatore, inibito a promuovere atti gestionali né del commissario straordinario Srr Ettore Ragusa, seppur dotato di poteri sostitutivi. «Proposta che non è stata raccolta – aggiungono Bernava e D’Amico – e questo fa risaltare ancor più l’inadeguatezza dell’assetto regionale in merito alle vicende di gestione della vertenza. Una mancanza di responsabilità che denota una totale mancanza di rispetto della dignità dei 15 lavoratori oggetto del verbale di comando, che da un giorno all'altro si vedrebbero riassorbiti all'interno dell'Ato Messina 4 in liquidazione nonostante già da sei mesi lavorino in maniera produttiva e qualificante presso l'Aro di Santa Teresa di Riva svolgendo l’attività di raccolta differenziata porta a porta».
«La vicenda di Santa Teresa di Riva – aggiunge il segretario regionale della Fit Cisl, Dionisio Giordano – è la cartina di tornasole di una situazione che ha responsabilità chiare in capo a presidenti di Srr, sindaci di comuni e Regione Sicilia. Tutti spettatori passivi, inadeguati, causa del caos generalizzato sul sistema rifiuti con la logica conseguenza che a pagare dazio sono solo i lavoratori e i servizi ai cittadini. Riproponiamo ancora una volta l’esigenza di un commissariamento della Sicilia sul tema dei rifiuti».