Non solo un problema di carattere “pratico/logistico”, dovuto all’impossibilità di passaggio per i mezzi Atm, ma anche il sano e sacrosanto timore di non fare un sereno ritorno a casa. Soprattutto se la strada da attraversare è quella che da San Michele conduce a Portella Castanea. Lo sanno bene gli abitanti di Castanea, appunto, Salice, Le Masse, che quotidianamente affrontano situazioni di estremo disagio. Ne tornano a parlare in una lettera aperta al sindaco Buzzanca, i consiglieri del VI quartiere Orazio Calapai, Nunzio Cardullo, Giusy Feminò, Francesco Pagano e Carlo Rizzo. L’intervento necessario per la messa in sicurezza dell’arteria si aggira intorno al milione di euro, cifra da capogiro per le casse di Palazzo Zanca. Le mire sono dunque state “abbassate” sperando almeno di ottenere un lavoro di manutenzione ordinaria (pulizia, scerbatura, pulizia delle cunette, eliminazione delle piccole frane) che, ancora una volta, è rimasto solo una promessa. «E’ impensabile – affermano i consiglieri – che un arteria così importante, che collega la città con dei grossi centri collinari e percorsa da migliaia di cittadini, sia ridotta in questo stato. Soprattutto se si verificano situazioni di pericolo, come avvenuto per gli incendi di quest’estate o le frane dello scorso inverno». Un appello alimentato dalla disperazione e non certo dalla “verve” politica, che fotografa e rispecchia la condizione di una delle tante realtà periferiche di Messina. Stando così le cose, impossibile non comprendere il desiderio “secessionista” che viaggia tra le abbandonate e impercorribili strade della VI circoscrizione. (ELENA DE PASQUALE)