“Odissea: a questo stiamo lavorando qui nelle Gole. Anche stavolta, come per l’Inferno, si tratta di un’operazione culturale e popolarissima” ha detto il regista Giovanni Anfuso rivelando finalmente il titolo del nuovo spettacolo prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily.
Ieri infatti si sono svolte le prime prove sul greto del fiume Alcantara per il lavoro tratto dall’opera di Omero. Debutto in programma venerdì nove agosto al termine del fortunato ciclo dell’Inferno di Dante. E come per lo spettacolo dei record, anche l’Odissea sarà rappresentata ogni venerdì, sabato e domenica con tre repliche a sera a partire dalle 20.45.
“Nel mio adattamento – ha spiegato Anfuso – ci saranno due Ulisse in scena contemporaneamente. Uno più giovane, che vive le storie di Polifemo, di Circe, delle Sirene, e uno meno giovane, l’Odisseo che torna a casa. Ma quella narrata è soprattutto la storia di una comunità che si presenta in scena per raccontare sé stessa. A guidarla Omero, poeta cieco, che ci aiuterà a comprendere quanto il tempo non è riuscito ancora a scalfire della nostra umanità”.
“Chi ha letto l’Odissea – ha sottolineato Davide Sbrogiò, l’Ulisse maturo – sa che il protagonista giunge alla corte del re Alcinoo. Una memoria dolorosa quella di Odisseo, miracolosamente scampato a terribili tempeste, sopravvissuto all’incontro con personaggi mostruosi. Ulisse è unpersonaggio abituato a convivere quotidianamente con la morte. E la perdita dei compagni è una delle prove più straziantiche ha dovuto affrontare”.
“Il mio nome è Nessuno – ha ricordato Angelo D’Agosta – è una delle frasi più celebri dell’Odissea di Omero. E io interpreterò ilgiovane Ulisse. Colui il quale accecherà il ciclope e resisterà al fascino delle sirene e a quello della maga Circe. E sulla scena rivivrò nei ricordi dell’Odisseo maturo giunto naufrago nella terra dei Feaci”.
“Sono Atena – ha aggiunto Liliana Randi – la dea dagli occhi lucenti, nume tutelare di Ulisse-Odisseo. La dea si reca da proprio padre, Zeus, per perorare la causa dell’eroe, intrappolato sull’isola di Calipso da Poseidone dopo aver accecato Polifemo,figlio del re del mare. Atena insiste finché, per sfinimento, Zeus cede e Ulisse riparte”.
“Io interpreterò – ha spiegato Giovanna Mangiù – la paziente e furba Penelope che studia l’inganno della tela per tenere lontani i Proci, con l’aiuto del figlio Telemaco, nell’attesa del ritorno dell’uomo che ama, di Ulisse”.
“E io sarò Omero, il poeta cieco – ha concluso Ivan Giambirtone – con il compito di accompagnarvi dentro quest’opera eterna che è l’Odissea. Vi narrerò con la mia viva voce, le vicissitudini di Ulisse nel suo viaggio”.
Il cast è dunque composto, in ordine di apparizione, da Ivan Giambirtone (Omero), Liliana Randi (Atena/Euriclea), Davide Sbrogiò (Odisseo maturo), Angelo D’Agosta (Odisseo giovane), Giovanna Mangiù (Penelope/Circe), Corrado Drago(Alcinoo/Eumeo), Luciano Fioretto (Zeus/Antinoo), Giovanni Santangelo (Euriloco/Filezio) e Luigi Nicotra (Telemaco). In scena ci sono poi Stefano Romano (Leode), Giuseppe Aiello (Eurimaco), Ilenia Scaringi (Arete/Sirena), Luca Ingrassia(Antifo), Sebastiano De Francisci (Elpenore), Alessandra Ricotta (Sirena), e Francesco Rizzo, Gabriele D’Astoli e Alberto Abbadessa. La voce fuori campo è di Davide Pandolfo.
Gli elementi scenici e i costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, le coreografie di Fia Distefano.