«Non ci si può “accorgere” del problema di San Michele ad un anno dalle elezioni e dopo quattro anni di sonni beati». E’ secco il commento del consiglio della V circoscrizione alle affermazioni rese dal primo cittadino durante l’incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la parrocchia del villaggio. Nell’occasione, infatti, Buzzanca ha rassicurato gli abitanti parlando dell’esistenza di un progetto preliminare di messa in sicurezza, affermazioni peraltro precedentemente rese dall’assessore Isgrò. Di tutt’altro avviso il quartiere che «rileva come questa amministrazione è ormai in carica da quasi quattro anni, durante i quali non si è mai attivata alcuna procedura di finanziamento per rendere esecutive e cantierabili le previsioni progettuali ideate per il pericolosissimo torrente San Michele. Progetti di passerelle e di messa in sicurezza dell’alveo che giacciono sepolti all’interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche da tempo immemore, che il Comune di Messina, unico e più alto responsabile della politica di gestione del territorio, riscontrando l’urgenza delle opere previste – anche in ragione della ricomprensione dell’area interessata in zone classificate “P4” ed “R4” nel vigente P.A.I. – dovrebbe affrettarsi a riprendere al più presto possibile, onde individuare canali di finanziamento regionale o di qualsiasi altra natura e provenienza per renderli esecutivi e cantierabili».
Il quartiere passa quindi in rassegna i tanti progetti quali Promenade Mortelle – Tono, la Rambla del Viale S.Martino, la STU del Tirone, i progetti del PRUSST “MessinaperilDuemila”, che hanno invece messo in secondo piano le reali esigenze di messa in sicurezza di tanti villaggi: «Piuttosto che procedere a promesse di interventi che, dati alla mano, non verranno, il sindaco si attivi concretamente, anche nella sua molteplice veste di Deputato Regionale, Commissario per l’emergenza ed altro ancora, ricercando fondi e finanziamenti che rendano almeno esecutivi e successivamente cantierabili i progetti di messa in sicurezza del torrente San Michele che competono soltanto all’amministrazione e non certo ad altri Enti». Seguendo tale linea, il quartiere, che pure ha ottenuto la piena disponibilità dell’ing. Sciacca (anch’egli invitato dal Comitato “Per la rinascita di San Michele a discutere tali problemi) annuncia la prossima convocazione di un «tavolo tecnico, presso la sede della circoscrizione, per individuare sinergie e possibili percorsi operativi e di finanziamento che possano concretamente rendere disponibili risorse per la cantierabilità dei progetti esistenti da anni su questa porzione di territorio».
E proprio sulla necessità di reperire fondi e di farlo al più presto possibile, interviene il capogruppo del Pdl Pippo Capurro. Il consigliere ha presentato ufficiale richiesta di convocazione, per la prossima seduta della commissione Lavori Pubblici, dei rappresentanti della Protezione Civile, l’ing. Manfrè e l’ing. Lo Monaco, e degli assessori Isgrò e Scoglio, per discutere insieme delle possibilità di reperire ulteriori fonti di finanziamento per la messa in sicurezza di altre zone. Capurro, infatti, rilevando l’aspetto più politico e meno tecnico della questione, sottolinea: «E’ sbagliato fare particolarismi, la Protezione Civile, anziché intervenire solo nelle zone “segnalate” dal deputato Picciolo che è parte della maggioranza al governo regionale, dovrebbe tenere conto anche di altre esigenze: penso al Ponte Galati, ai problemi di Ortoliuzzo e Rodia, alla strada Camaro-Bordonaro, al crollo che interessa Salita Montesanto a causa della realizzazione del manufatto privato. Il deputato che a Palermo è con chi governa, faccia qualcosa anche per aiutare quella che in città rappresenta per lui l’opposizione se veramente ha a cuore l’interesse di Messina». (ELENA DE PASQUALE)