Domenica 24 aprile, una nuova golosa occasione per tutti gli amanti del Jazz e della musica in generale : sul palco del Centro Multiculturale Officina si esibirà il “Dino Rubino Trio” ovvero, Dino Rubino alla tromba e al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. In repertorio composizioni originali ed alcuni standard della tradizione afroamericana.
Il progetto “Agape” promosso in questa occasione, come precisa il giovane e talentuoso musicista, “non è un trio, un quartetto o un quintetto, non è un gruppo con una formazione fissa. Agape è movimento, crescita, terreno di ricerca, è mettersi in gioco, come nella migliore tradizione improvvisativa, affrontare il conosciuto e anche lo sconosciuto, minare le sicurezze di sè e dei compagni di palco”. E’ il risultato di un viaggio interiore, la cui voce deve essere percepita con grande attenzione, che sussurra agli altri le note e il messaggio che sgorgano spontaneamente dalla magica combinazione dei musicisti. “Agape” è slancio, amore per la musica, sentimento, virtù, grazia.
Dino Rubino è un musicista e compositore dalla forte personalità musicale, talento emergente sulla ribalta del Jazz italiano che lo accoglie premiandolo con entusiasmo e riconoscendogli tutte le caratteristiche per diventare un nuovo mito. Talmente bravo da indurre Enrico Rava a chiamarlo per sostituirlo in diversi concerti in Sicilia e a diffondere il suo nome quale esponente di spicco della nuova generazione di trombettisti europei. La sua formazione e la sua carriera seguono una duplice inclinazione – quella di pianista, che si manifesta dalla prima infanzia, e quella di trombettista jazz a partire dalla sua prima adolescenza – che oggi si manifesta attraverso una personalità musicale in cui i due profili si incontrano, si intrecciano facendosi reciprocamente eco, in una sorta di convivenza che Rubino tende a mantenere “il più possibile pacifica”.
L’ attuale prolifica vena compositiva di Rubino si ispira alla tradizione folkloristica della sua terra, che il pianista e trombettista collega al suo presente attraverso lo swing. Inevitabile il riferimento al sound tipico delle bande siciliane, all’atmosfera e alle modalità di condivisione delle esibizioni di questi complessi, per esempio nei contesti dei funerali o delle cerimonie istituzionali, un mondo che Rubino conosce per esperienza diretta. Apparentemente introverso, Rubino, durante i concerti mostra al pubblico il suo lato più affascinante negli atteggiamenti assorti e concentrati che lo predispongono a straordinarie performance.
Luca Bulgarelli, contrabbassista, si è diplomato al Conservatorio di Campobasso ed ha perfezionato i suoi studi ai seminari di Siena Jazz. Ha al suo attivo numerosi concerti nei più importanti Jazz Festivals italiani e internazionali ed ha collaborato con musicisti del calibro di: Roberto Gatto, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, George Garzone, Gunther Schutter, Bob Mintzer, Toot Thielemans, e ancora con Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Beppe Servillo, Sergio Cammariere, e molti di più. Attualmente è membro del quartetto di Roberto Gatto, del quartetto di Mariapia De Vito, del quartetto/quintetto di Fabrizio Bosso e di alcuni dei progetti di Enrico Pieranunzi.
Nicola Angelucci, batterista, nonostante la giovane età è musicista dall’esperienza indiscussa, sideman di molti tra i più interessanti leader del Jazz, tra i quali Benny Golson che lo definisce “il miglior batterista con cui abbia suonato in Europa”. E’ vincitore di numerosi prestigiosi premi tra i quali una borsa di studio presso il prestigioso Columbia College a Chicago nel 2000, vincitore del concorso “Baronissi Jazz” nel 2000 e 2004, del “Gran Prix du Public” al “Tramplin Jazz d’Avignon” nel 2002 e del “26th Hoeilaart Jazz Contest” in Belgio nel 2004. Nella sua ancora breve carriera ha accumulato notevoli esperienze collaborando con gli artisti del jazz di maggiore rilievo tra i quali : Benny Golson, Bob Mintzer, Steve Grossman, John Hicks, Michael Manring, Miles Griffith, Amedeo Tommasi, Franco Cerri, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista e molti altri ancora. Ha al suo attivo oltre venti dischi come sidema ed un suo lavoro da leader intitolato “The First One” con Sam Yahel all’organo e piano, Jeremy Pelt alla tromba, Kengo Nakamura, Johannes Weidenmueller e Francesco Puglisi al basso, Roberto Tarenzi al piano e Paolo Recchia al sax.
Anche stavolta un fiore all’occhiello della rassegna “Off in Jazz” che continua, superando ogni difficoltà, a proporre la migliore qualità e i musicisti più significativi del territorio, nazionali ed internazionali.
(Antonella Casuscelli)