Il Quartetto riproporrà i brani del cd, che “profuma di Sicilia e America “, creando una suggestiva, rilassante atmosfera e Giambruno, molto rispettoso degli spazi dei compagni e delle improvvisazioni sapienti, darà il meglio di sé negli assoli irruenti ( a volte soavi) e nei dialoghi complici e raffinati con la sezione ritmica
Off in jazz ricomincia da “Giambruno Jazz Quartet”, domenica 7 aprile al Centro Multiculturale Officina, proponendo e presentando “Moon is here” , primo lavoro discografico da band leader del giovane e straordinario sassofonista che dà nome al quartetto.Fabrizio Brusca alla chitarra, Diego Tarantino al contrabbasso ed Emanuele Primavera alla batteria, accompagneranno Claudio Giambruno lungo un percorso variegato, tra composizioni originali e rivisitazioni delle più importanti scritture della tradizione jazz.
“Moon is here” è l’ingresso ufficiale del giovane leader nel mondo discografico, che lo rivela musicista e compositore preparato, attento e raffinato ma, al tempo stesso , intenso e coinvolgente. I suoi virtuosismi al sax colorano fortemente i brani con classe e liricità, come nella splendida “Moonlights Serenade” o nel sentimentale “Blu dalla finestra”, e con straordinaria forza espressiva nei pezzi originali e nei brani più classici, che acquistano nuova energia , pur nel grande rispetto della tradizione. Insomma, ancora una volta la Sicilia promuove talenti che mantengono altissimo il livello della produzione di musica jazz.
Il Quartetto riproporrà i brani del cd, che “profuma di Sicilia e America “, creando una suggestiva, rilassante atmosfera e Giambruno, molto rispettoso degli spazi dei compagni e delle improvvisazioni sapienti, darà il meglio di sé negli assoli irruenti ( a volte soavi) e nei dialoghi complici e raffinati con la sezione ritmica. Innovativo, ma allo stesso tempo radicato nei pilastri della tradizione jazzistica, l’ensemble va sempre alla ricerca di un viaggio nuovo,caratterizzato dalla voglia condivisa di cambiare pagina con disinvoltura:
Claudio Giambruno, sax tenore e compositore, oltre all’attività solistica nelle proprie formazioni ha collaborato a numerosi progetti con diverse orchestre siciliane, tra le quali l’Open JazzOrchestra di Mimmo Cafiero e l’ Orchestra Jazz Siciliana, dove tutt’ora collabora con un’intensa attività concertistica e come sideman nei gruppi dei cantanti Flora Faja e Gaetano Riccobono. Tra le sue collaborazioni più rilevanti si ricordano: David Kikoski, Sullivan Fortner, Riccardo Zegna, Dario Carnovale, Ameen Saleem,Giorgio Rosciglione,Massimo Moriconi,Adam Nussbamm,Quincy Phillips, Massimo Manzi, Mimmo Cafiero, Volker Stegmann, Larry Nash, Fabrizio Cassarà, Dino Rubino e molti altri. Nell’anno 2012 è stato selezionato ed è risultato finalista assoluto del Premio Internazionale Massimo Urbani, con Enrico Rava presidente di giuria.
Diego Tarantino, contrabbassista, compositore e bassista elettrico, inizia gli studi con Igor Ciotta e approfondisce le sue conoscenze musicali con Mimmo Cafiero e Salvatore Bonafede- Vanta collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali. Come bassista ha suonato e collaborato dal vivo, tra gli altri, con: Mimmo Cafiero, Jmmy Weinstein, Lionel Haas, Paul Jeffrey Marco Zurzolo, Stefano D’anna, Orazio Maugeri, e molti di più.
Emanuele Primavera, batterista, frequenta a Roma la prestigiosa Università della Musica dove ha studiato con i Maestri Ettore Mancini e Fabrizio Sferra;segue il workshop di Paul Motian ed Enrico Pieranunzi, e partecipa ai corsi estivi della Beerkley School a Umbria Jazz, e ai seminari tenuti da Elvin Jones e Bobby McFerrin.
Fabrizio Brusca, chitarrista e compositore. da ragazzo si trasferisce a Groningen (a nord dell’Olanda) per studiare al Prins Claus Conservatorium dove ha l’opportunità di studiare quattro anni con diversi chitarristi della scena jazz europea tra cui Anton Goudsmit e Frank Wingold, e con alcuni dei maestri della scena newyorkese odierna come Conrad Herwig, David Berkman, Brian Lynch, Ralph Peterson Jr. e molti altri. Durante questi anni dà vita al Klee Quartet, gruppo di jazz contemporaneo, presentandosi come compositore e arrangiatore. Con la Klee Band partecipa a diversi festival e manifestazioni, in Olanda e Italia .Ha partecipato e numerosi festival, manifestazioni e progetti, come leader o componente di molti gruppi . Attualmente insegna chitarra alla scuola di musica Palermo Jazz, continuando la propria attivita concertistica in Sicilia e all’ estero, in Olanda.
Anche stavolta un quartetto squisitamente siciliano, nell’ottica del direttore artistico di valorizzare le eccellenze locali , per un percorso godibile e diretto di questo raffinatissimo genere musicale.
Ricordiamo ai Lettori che la rassegna “Off in jazz”, iniziata a novembre con lo straordinario concerto di Bonafede e Marco Tamburini, oltre a presentare un parziale panorama dei migliori musicisti jazz siciliani, ha anche ospitato prestigiosi ospiti nazionali, come Gaspare Pasini, Marco Tamburini, Walter Paoli, Stefano Senni ed internazionali, come George Cables, Carl Burnett e Bob Magnusson,ovvero gli storici musicisti del leggendario sassofonista Art Pepper. Livello altissimo, riproposto domenica prossima, 14 aprile, con il ritorno dell’ormai nota e caleidoscopica band “Off in Jazz Group” che avrà un ospite d’eccezione : Pietro Tonolo, uno dei migliori esponenti del jazz europeo, che, con il suo straordinario sax, regalerà al pubblico presente momenti indimenticabili.
Nella stessa serata sarà preannunciata la festa che la direzione della Rassegna e del Centro Multiculturale Officina stanno organizzando per l’International Jazz Day, che ricorre il 30 aprile, e che vedrà protagonisti tutti i musicisti che suonano jazz e blues e vorranno partecipare e tutti coloro che vorranno intervenire ed assistere, per gioia e divertimento, partendo dai punti fermi e dalla visione del Jazz dell’Unesco : “Una forma d’arte internazionale che parla tante lingue: un mezzo di comunicazione che trascende le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità. Appartiene al mondo ed è un formidabile strumento di dialogo interculturale, di unificazione e di coesistenza pacifica.” Insomma, il 30 aprile ad Officina, tutti uniti e felici, nel “sacro” nome del Jazz.