Avrebbe dovuto nascere la NewCo, il passaggio di consegne avrebbe dovuto essere “indolore”. E invece per il momento ai diciassette dipendenti di Feluca è arrivata solo la lettera di licenziamento. Anzi, per essere precisi, la mail. E’ firmata dal liquidatore Domenico Santamaura e viene citata la delibera approvata dalla giunta comunale il 15 settembre scorsa. Delibera con la quale, attraverso le parole del segretario generale Santi Alligo successive al parere legale del collegio di difesa, è stato sancito che i rapporti tra il Comune e la società Feluca sono da considerarsi conclusi dal 31 dicembre scorso. Viene inoltre esclusa la possibilità di un affidamento temporaneo del servizio a Feluca, nelle more delle formalità inerenti la gara da indire per la gestione del servizio di rete civica. «Conseguentemente – scrive Santamaura ai lavoratori – vi invito a lasciare con effetto immediato i luoghi ove svolgete le vostre attività lavorative. Appare ovvio che dovrò dare immediatamente seguito alla comunicazione per la risoluzione del rapporto di lavoro con voi intrattenuto. Sarà comunque mia cura attuare tutte quelle strategie a vostra tutela, nonché tutte quelle azioni che saranno ritenute conducenti per il riconoscimento dei danni causati a Feluca da parte del Comune di Messina per inadempienze contrattuali e cercando di avere una definitiva risposta in ordine ai quesiti inerenti la vicenda “NewCo” ed altro».
E’ un epilogo amaro, questo, per Feluca. Ma cosa succederà adesso? Con la delibera di giunta si da mandato agli uffici comunali di «predisporre con urgenza gli atti necessari per la gestione dei servizi informatici del Comune ed indire la relativa gara e, nelle more dell’aggiudicazione della stessa, assicurare i servizi obbligatori tramite proprio personale, ove le condizioni organizzative lo consentano e in subordine, affidare i servizi alle migliori condizioni di mercato per il periodo strettamente necessario ed indispensabile all’espletamento delle procedure di gara, fino all’affidamento degli stessi e, comunque, sino ad un periodo massimo di dodici mesi». E i lavoratori? Alligo specifica: «Nella predisposizione del capitolato di gara è necessario che vengano inserite le clausole che prevedano, se ed in quanto consentito dalla legge, il mantenimento del personale che prestava servizio con il precedente gestore». La certezza, ad oggi, purtroppo si chiama licenziamento. Da ieri il sito del Comune è off-line. Comportando un altro inadempimento per Palazzo Zanca rispetto all’obbligo per la pubblica amministrazione di pubblicare ogni atto su Internet. Il Comune è messo male, questo si sa. Ma a pagare, per il momento, sembrano essere solo i dipendenti di Feluca.