Gli oltre 95 mila euro che il Papardo ha stanziato con la delibera n°245 del 14 aprile quale premio risultato per gli obiettivi raggiunti nel periodo luglio 2014-diecembre 2015 dal direttore amministrativo Domenico Moncada e il direttore sanitario Paolina Reitano continuano a scatenare le reazioni dei sindacati. A sollevare il caso era stata la Funzione Pubblica Cgil (leggi qui), adesso a rincarare la dose ci pensano UilFpl, AnaoAssomed con una nota inviata alla Regione ed alla Corte dei conti.
“Ai sensi della legge sulla trasparenza e del D.Lgs 33/2013- scrivono Giuseppe Calapai, Pietro Pata e Mario Macrì- chiediamo di avere copia degli atti con i quali sono stati individuati gli obiettivi, verificato il grado di raggiungimento degli stessi e dei risultati di Gestione e di avere copia, altresì, del verbale di certificazione dell’OIV”.
Uilfpl e Anaao-Assomed spiegano che in base alle tabelle regionali relative all’anno 2015 il valore della produzione sarebbe diminuito rispetto al 2014: “chiediamo, in particolare: 1. – i risultati di gestione per l’anno 2015 sono stati effettivamente raggiunti e come tali certificati dall’Assessorato Regionale alla Salute? 2. – se tutto era in regola e se quindi sussisteva la correttezza del procedimento di erogazione delle indennità di risultato come mai il manager Vullo, il cui trattamento economico, nel caso di specie, risulta legato ai Direttori Amministrativo e Sanitario, non ha invece compartecipato alla liquidazione e non ha contestualmente avuto attribuito alcun compenso? In un momento socio-economico così travagliato dove i lavoratori non riescono più a sostenere le esigenze familiari con il proprio stipendio, non possiamo assistere in maniera passiva o silente di fronte ad erogazioni unilaterali di emolumenti aggiuntivi che vengono effettuate esclusivamente in favore dei vertici aziendali soprattutto allorchè a tutti i lavoratori non sono state ancora liquidate le somme del salario accessorio 2015”.
Nel frattempo dall’azienda Papardo arrivano alcune precisazioni in merito all’entità al netto dei benefit erogati ai direttori Moncada e Reitano.
“Si rammenta- si legge nella nota- che il D.G. Vullo ha avuto gli obiettivi assegnati unitamente alla sottoscrizione del proprio contratto di lavoro, i quali, non sono in alcun caso legati all’emanazione dell’Atto Aziendale poichè mero contenitore delle scelte strategiche previsionali e modello di organizzazione e funzionamento dell’Azienda. Il D.G., a sua volta, ha assegnato gli obiettivi ai direttori amministrativo e sanitario da valutare sulla base di appositi indicatori. Si specifica, inoltre, che non vi è alcuna relazione fra il fondo di risultato del personale e la quota integrativa prevista per i Direttori aziendali”.
Nella nota poi si evidenzia la differenza tra il lordo ed il netto erogato (differenza che in verità non cambia nulla rispetto al fatto che l’intera somma è comunque stata pagata dal Papardo). I 95.958,89 euro infatti rappresentano il totale indicato della delibera n. 245/2016 e più precisamente dalla somma di €. 41.324,34 quale totale comprensivo di oneri sociali ed Irap per il Direttore Amministrativo e dalla somma di €. 54.634,56 quale totale comprensivo di oneri sociali ed Irap per il Direttore Sanitario. Secondo il comunicato stampa il dato complessivo, pur essendo effettivamente il totale sborsato dal Papardo sarebbe fuorviante “in quanto la somma indicata è comprensiva delle voci meglio sopra esplicitate (Oneri sociali ed Irap a carico azienda), mentre l’attenzione dovrebbe essere posta sulla voce indicata nella stringa “Importo da pagare” e che risulta pari ad €. 31.325,33 per il Direttore Amministrativo ed €. 41.295,96 per il Direttore Sanitario. Su tali quote, inoltre, devono essere effettuate le detrazioni di legge, che portano ad un netto di circa €. 15.349,00 per il Direttore Amministrativo e di circa €. 20.234,00 per il Direttore Sanitario. Da questa somma totale, divisa per 18 mensilità risulta una somma annua netta da imputare al Direttore Amministrativo pari ad €. 10.232,60 ed al Direttore Sanitario pari ad €. 13.489,70”.
In 18 mesi quindi la cifra è di oltre 15 mila e di oltre 20 mila euro, ma va da sé che gli oneri sociali sono destinati giustamente al dipendente e che in ogni caso il totale delle cifre erogate dal Papardo resta di oltre 95 mila euro, tra Irap, oneri contributivi e quant’altro.
“Infine- conclude l’azienda- si ribadisce che la Direzione ha immediatamente posto la necessaria attenzione alle aspettative dei dipendenti in relazione alla erogazione del fondo di produttività; nell’anno 2015 sono state pagate le quote di fondo di risultato degli esercizi 2013 e 2014 e che le attività volte al pagamento delle quote relative all’anno 2015 sono in corso di espletamento, pertanto anche la mancata erogazione delle premialità viene puntualmente smentita”.
Sia la Cgil che la Uil anche su questo punto però, come si legge nei comunicati, non la pensano allo stesso modo. Probabilmente restano in attesa che la fase “dell’espletamento” giunga a buon fine.
Rosaria Brancato