È passato mezzo secolo da quel 24 marzo 1966, quando Carmelo Battaglia, sindacalista socialista, venne ucciso dalla mafia.
A 50 anni dall’omicidio, la sua Città, Tusa lo ricorderà con “La marcia della legalità, 50° anniversario omicidio Carmelo Battaglia".
L’iniziativa è promossa dal Presidente della Consulta cittadina di Tusa, Domenico Sammataro, con la collaborazione del Comune di Tusa, guidato dal Sindaco Angelo Tudisca, e da Carmelo Re, Presidente del Consiglio comunale di Santo Stefano di Camastra.
Carmelo Battaglia, alesino di nascita, rimane una delle maggiore figure del mondo politico, sindacale e cooperativistico dell’estremo lembo occidentale della provincia di Messina e dei Nebrodi.
Di fede socialista, appassionato sindacalista e assessore al Comune di Tusa, dirigente della locale Camera del lavoro , Battaglia nel 1945, durante gli anni della cosiddetta "guerra dei pascoli" fondò la Cooperativa “Risveglio alesino”, per la concessione delle terre incolte.
Venne ucciso dalla mafia il 24 marzo 1966, nel territorio compreso tra Tusa, Mistretta, Pettineo e Castel di Lucio.
Il delitto è rimasto impunito. La causa della morte risiede nel suo impegno contro il potere dei feudatari della zona e nella tenacia della sua azione.
La manifestazione è fissata per mercoledì 20 aprile prossimo, con inizio alle ore 9.30 da piazza S. Antonio, a Tusa.
Il corteo raggiungerà il monumento dedicato a Battaglia nella contrada S. Caterina e si concluderà all’interno della Palestra comunale dove si terrà una conferenza.
Prenderanno parte diverse forze politiche, sindacali e Autorità istituzionali, tra cui il Governatore della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
All’epoca dei fatti, all’omicidio di Carmelo Battaglia si tentò di dare una matrice di natura sentimentale che, però, naufragò penosamente. La sua vita ed il suo operato, le modalità dell’agguato, lo scontro con i feudatari e l’azione delle forze democratiche, che si opposero al tentativo di depistaggio di alcuni ambienti giudiziari, hanno portato alla verità. Carmelo Battaglia è stato assassinato dalla mafia come Placido Rizzotto, Accursio Miraglia e Salvatore Carnevale. (Salvatore Famularo)