E’ di 30 anni di reclusione la condanna per Gesualdo Castorina, il messinese di 28 anni accusato di omicidio e rapina aggravata per fatti commessi nel luglio dello scorso anno. A decretare la sentenza, con giudizio abbreviato, è stato il Gup Daniela Urbani. La vicenda risale allo scorso 9 luglio quando Castorina “approcciò” un anziano signore di 62 anni a Piazza Cairoli e poi, con la scusa di parlare di Chiesa e di preghiera, si fece introdurre a casa della vittima. Lì, la rapina sfociò in una colluttazione e, secondo quanto ricostruito dai poliziotti della Squadra Mobile che indagarono sul caso, il giovane colpì il pensionato con un soprammobile riducendolo in fin di vita. Il sessantaduenne rimase in condizioni gravissime per due mesi, poi il suo cuore smise di battere in ospedale.
A dare impulso alle indagini, in quell’occasione, furono alcuni oggetti ritrovati a casa del pensionato, come un mozzicone di sigaretta (poi minuziosamente analizzato dal Ris di Messina) e tracce ematiche ritrovate in più punti dell’appartamento. (Leggi articolo correlato)