Come ampiamente previsto da giorni quella che stiamo vivendo potrebbe essere la settimana più calda dell’anno, e non solo. Ormai ci stiamo avvicinando al picco di questa ondata di calore, che si dovrebbe raggiungere proprio fra domani e la giornata di giovedì 24 giugno 2021. Bisogna anche dire che, mentre sulle aree più occidentali della Sicilia il picco si è raggiunto proprio ieri, con valori massimi che hanno oltrepassato il muro dei +42°C, sia sul trapanese che sul palermitano, per la Sicilia orientale la parte più consistente di quest’onda di calore si supererà non prima della giornata di giovedì 24.
Ma già oggi le aree della Sicilia centro-orientale stanno sperimentando temperature massime davvero ragguardevoli che si sono spinte fino ad oltre la soglia dei +43°C +44°C, tra il siracusano e il catanese. L’aria rovente proveniente dai deserti sabbiosi algerini ha raggiunto la Sicilia, arroventando l’atmosfera e facendo schizzare i termometri su valori di oltre i +40°C +41°C all’ombra già al mattino in molte aree dell’isola, per quella che poi si è rilevata una delle giornate più calde dell’intera estate 2021.
Le temperature più elevate, come previsto, si sono registrate proprio sulle aree dell’entroterra catanese, siracusano ed ennese, dove grazie all’insorgere dei bollenti venti da W-SW, che tengono a bada le brezze costiere, la colonnina di mercurio è riuscita a sfondare la fatidica soglia dei +44,5°C ad Augusta. Questa temperatura rappresenta, finora, il valore di temperatura massima più alta registrata in Europa in questo 2021. E nei prossimi giorni questa cifra potrebbe subire un ulteriore ritocco al rialzo.
Chi conosce le particolarità del microclima siciliano sa benissimo che in queste situazioni le aree attorno la piana di Catania, o le conche e vallate più interne del siracusano, ragusano, ennese, nisseno, e anche messinese (le vallate più interne, racchiuse da colline o piccole montagne), si trasformano in autentici forni, “arroventati” dall’azione incessante dell’insolazione che surriscalda notevolmente il terreno. Fra le stazioni della rete regionale, quelle del SIAS, spiccano i +44,5°C archiviati a Augusta, in un’area particolarmente esposta ai “roventi” venti di caduta dai monti Iblei. Ma sono notevolissimi pure i +43,5°C di Lentini, o i +42,8°C di Paterno’. Mentre fra le stazioni della rete dell’Aeronautica Militare, dopo i +42°C di ieri di Trapani Birgi, spiccano gli attuali +39°C di Sigonella.
Anche se in passato si sono avute altre ondate di calore di questa intensità, su tutte quella di fine giugno 2007 che causò la caduta di decine di record storici (Messina fece +43,4°C, a soli 0,2°C dal record assoluto del 1999), bisogna anche dire che sperimentare temperatura massima superiore ai +38°C +40°C nel giro di una settimana è un evento davvero raro, come durata. Specie si in quota si hanno isoterme fino a +28°C a 1500 metri sulla Sicilia (vedi mappa accanto), che spiegano proprio l’intensità del caldo di oggi.
Oggi anche per la città di Messina è stata una giornata di gran caldo, in mattinata molto afoso, per via del soffio di una debole brezza da Sud che ha portato con sé anche un po’ di umidità dallo Ionio. Nel corso del pomeriggio i valori dell’umidità relativa sono scesi sotto il 20%, rendendo l’atmosfera molto secca, e comportando, purtroppo, un marcato aumento della temperatura dell’aria, che in città ha sfondato i +35°C, mentre nelle vallate più interne, attorno i sobborghi collinari, nei punti più protetti dalle brezze, si sono raggiunti picchi vicino i +37°C +38°C.
Quella di domani, per Messina, rischia di essere la giornata peggiore, causa l’arrivo di una ventilazione molto calda di libeccio, attorno gli 800-1000 metri, che scivolando dalle creste dei monti Peloritani rischia di comprimere ulteriormente la massa d’aria verso il basso, seccandola e facendo impennare ancora di più la colonnina di mercurio, assieme al contributo dell’intensa insolazione, che proprio nei giorni a cavallo del Solstizio raggiunge la massima intensità annua. Per questo nella giornata di domani, mercoledì 23 giugno, nonostante il soffio nei bassi strati della brezza da sud, l’aria subirà un ulteriore processo di surriscaldamento, spingendo la colonnina di mercurio sopra i +36°C +37°C pure in città, con picchi vicino i +39°C +40°C nelle vallate e conche più interne. Per una attenuazione dell’opprimente calura bisognerà stringere i denti ancora qualche giorno, e aspettare fino al prossimo fine settimana, quando le temperature torneranno a scendere di qualche grado, rendendo la calura più sopportabile.