Scendono a due le persone agli arresti domiciliari per l’operazione “Budge Sicuro” della Guardia di Finanza sull’assentiesmo allo Iacp. Conlsui gli interrogatori di garanzaia, il giudice ha revocato gli arresti domiciliari disposti per Eugenio La Bella e revocato l’obbligo di firma per 5 dei 54 indagati. La parola passa ora la Tribunale del Riesame.
A condurre l’operazione “Badge Sicuro” sono stati i militari della Guardia di Finanza coordinati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Antonio Carchietti. Le indagini avviate a gennaio di quest’anno e concluse a settembre hanno preso in esame in particolare 35 giorni lavorativi a partire dal 14 febbraio. Una telecamera nel locale dove c’erano i lettori dei badge ha accertato come i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, o uscire per dedicarsi a faccende personali. C’era chi andava al bar, altri passeggiavano per le vie dello shopping insieme ai colleghi. In altre occasioni la pausa per il pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore e qualcuno, dopo il pranzo, sceglieva di non tornare proprio dietro la scrivania. Le ordinanze e i provvedimenti sono stati siglati dal Gip Monica Marino