La Guardia di finanza sequestra denaro ed immobili agli indagati per quasi 6 milioni di euro

Il provvedimento di sequestro era stato disposto dal gip Giovanni De Marco nell'ordinanza di custodia cautelare che ha ristretto ai domiciliari le mogli dell'onorevole Genovese e dell'ex sindaco Buzzanca, insieme all'ex Assessore Melino Capone e all'ex consigliere comuale Elio Sauta e altre sei persone. Dopo l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare del 17 luglio, i finanzieri del Nucleo di Messina, su disposizione del gip, hanno avviato i provvedimenti di sequestro delle disponibilità finanziarie per circa 3 milioni e mezzo di euro depositati su conti correnti e tre immobili del valore complessivo di quasi 2milioni e 400mila euro. Le operazione di notifica dei provvedimenti sono stati eseguiti anche dagli agenti della sezione di pg della polizia di Stato. Le somme oggetto della nuova misura cautelare sono quelle custodite sui conti correnti intestati non solo ai soggetti destinatari delle misure restrittive ma anche ad altre persone fisiche e società comunque oggetto delle indagini. Tra tutte, si segnalano le posizioni di Elio Sauta, nei confronti del quale è stato disposto il sequestro di somme di denaro per un importo di circa un milione di euro; Chiara Schirò (moglie dell’on. Francantonio Genovese), nei cui confronti è stato disposto il sequestro di somme per quasi 400mila euro; Centro Servizi 2000 srl che è destinataria di un sequestro di circa 450mila euro e di analogo provvedimento per un proprio immobile del valore prossimo ai 2milioni di euro. Si tratta dell'appartamento a Cristo Re a Messina, acquistato dalla Centro servizi 2000 srl e subaffitato all'Aram e Lumen. Per quest'immobile è stato nominato custode giudiziario un professionista di Catania; El.fi. Immobiliare s.r.l., per la quale il provvedimento ha ad oggetto disponibilità monetarie per quasi 100 mila euro e due immobili del valore complessivo di circa 450mila euro. Si tratta degli appartamenti ad angolo tra via Pascoli e via Todaro a Messina. Queste ultime società sono state utilizzate come intermediarie per fare lievitare sensibilmente le spese di gestione relative ai corsi di formazione.

I sequestri sono stati disposti per garantire le casse erariali rispetto alle illegittime distrazioni. Le indagini proseguono per accertare ulteriori fatti e responsabilità. In tal senso, coloro che hanno frequentato corsi professionali presso A.N.Co.L., A.R.A.M. e L.U.Me.N. – gli enti di formazione oggetto di investigazione – percependo somme inferiori a quelle sottoscritte, potranno presentarsi presso gli uffici della Guardia di Finanza per segnalare tali circostanze.

Più nel dettaglio, come anticipato già nell'articolo di ieri l'ordinanza "svela" un sistema di subaffitto per gonfiare a dismisura le locazioni", questi gli indagati e le somme per le quali è stato disposto il sequestro: Elio Sauta fino alla concorrenza di 916.150 euro; Graziella Feliciotto 194.150 euro; Nicola Bartolone 90.800 euro; Natale Lo Presti 189.100,00 euro; Chiara Schirò 393.500 euro; Concetta Cannavò 78.100 euro; Carmelo Capone 205.150 euro; Giuseppe Caliri 146.000 euro; Natale Capone 146.000; Elfi Immobiliare 107.829 euro; Sicilia Service 123.100 euro; Centro servizi 447.500; Associazione Pianeta Verde 146.000. A questi si aggiungono Salvatore Natoli 118.100 euro e Elena Schirò 6.370 euro.