REGGIO CALABRIA – L’operazione ‘Magnifica’ non lascia indiffrente Confindustria Reggio Calabria.
Che in una nota diffusa alla stampa, «senza entrare nel merito dei fatti, certa del lavoro che svolgerà in maniera egregia la Magistratura, nella quale ripone totale fiducia, non può non dichiarare una profonda preoccupazione per quanto accaduto».
«Una storia che ha colpito il cuore della città, l’Università, fiore all’occhiello del nostro territorio, e crogiuolo della classe dirigente del futuro che, balzata così agli onori delle cronache nazionali, porterà con sé un notevole danno d’immagine alla città di Reggio Calabria ed ai tanti professionisti, formatisi alla Mediterranea, apprezzati in tutto il mondo – rileva il presidente dell’associazione rappresentativa degli imprenditori reggini, Domenico Vecchio -. La speranza di Confindustria, è che velocemente venga fatta luce su ciò che è successo, nella piena consapevolezza che, comunque andrà, la città ne uscirà con le ossa rotte».
Ma soprattutto, lasciatecelo dire…, ci volevano i vertici di via del Torrione per denunciare finalmente, e con forza, quanto sia straniante (e per certi versi, ulteriormente straziante) questa micidiale cappa di silenzio da parte di tantissime istituzioni, sindacati, mondo associazionistico, stakeholder di tutti i tipi… «Altresì preoccupante è, inoltre, l’assordante silenzio che aleggia intorno a questa storia – scrive il presidente Vecchio -, segno che probabilmente non si sia ben capita l’entità e la gravità del fatto. Ribadiamo: noi continuiamo ad essere strenuamente garantisti, ma siamo anche preoccupati per le sorti dell’Ateneo e della nostra città».