Sarà interrogato martedì mattina Agostino Bernava, il geometra del Cas arrestato sabato dalla Dia per induzione indebita. Bernava affronterà l'interrogatorio di garanzia col Gip Maria Luisa Materia accompagnato dal suo legale, l'avvocato Massimo Marchese. "Il geometra Bernava è certo di poter chiarire la sua posizione e spiegare di non aver commesso alcun reato", è il commento del difensore.
A mettere nei guai il geometra è una frase detta ad uno degli imprenditori interessati alle gare del Cas incriminati "Non ti preoccupare, se posso una mano te la do", avrebbe in sostanza affermato il geometra. La Procura aveva ipotizzato per Bernava l'accusa di corruzione. Ma il Giudice per le indagini preliminari ha concesso l'arresto, ai domiciliari, riqualificandola in induzione indebita. E' stato proprio l'imprenditore a denunciarlo, raccontando i retroscena di un affidamento, poi andato ad un altra ditta.
L’imprenditore ha spiegato che lui stesso ed il titolare dell’azienda avrebbero corrisposto denaro contante ed altre utilità al geometra in cambio dell’illecito affidamento dei lavori di potatuta e scerbatura del verdde in alcuni tratti dell'A20, un intervento da 40 milioni di euro, più un secondo lavoro da più di 92 milioni di euro per gli interventi anti punteruolo rosso alle palme della A20, infine un intervento di sfalcio erbe, sempre sulla Messina – Palermo, per altri 251 mila euro.
Per l'impresa la Procura ha chiesto il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione. Il Gip deciderà il prossimo 19 febbraio dopo apposita udienza camerale.
A lavorare al caso, che costituisce un'altra pagina dell'inchiesta ancora in corso sul Cas, già sfociata a novembre scorso nell'operazione Teckno, sono il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto della DDA Fabrizio Monaco.
Alessandra Serio