E' ancora una volta il Consigliere Comunale Libero Gioveni ad alzare la voce per denunciare le pecche della III Circoscrizione. Questa volta sotto il mirino delle istituzioni è finito il parco urbano della zona di Camaro S. Paolo, da anni incompleto. Già l'anno scorso Gioveni aveva evidenziato lo stop dei lavori, anche con un'interrogazione trasmessa all'IACP. Il cantiere a cielo aperto è quindi diventato luogo adattato per l'incursione di vandali e ragazzini, i quali inoltre mettono a serio rischio la loro incolumità.
"Nei giorni scorsi", scrive il Consigliere, "per ben due volte in una settimana ignoti hanno rimosso il sigillo da una condotta dell'acqua tanto da creare un'autentica piscina all'interno che lambiva le stesse palazzine, col prezioso liquido che si perdeva inutilmente per giorni interi. Non potendo intervenire gli stessi residenti, essendo il cantiere recintato, personalmente ho allertato la direzione lavori che ha poi provveduto a far chiudere la condotta".
Viene inoltre segnalato che un gruppo di giovani da tempo ormai gioca indisturbato nell'anfiteatro, danneggiando liberamente le strutture ancora in fase di costruzione e imbrattando i muri. Gioveni parla quindi di un vero e proprio riscatto sociale per la zona, della possibilità di creare un punto di ritrovo per gli abitanti, trasformare, dopo 12 anni, Camaro S. Paolo in un punto d'espressione.
"I timori palesati dal sottoscritto", conclude il Consigliere, "ai vertici dell'IACP si sono rivelati fondati e col trascorrere dei giorni la situazione non può che peggiorare. Sarebbe pertanto auspicabile, nell'attesa della ripresa dei lavori (di cui tra l'altro ancora non si è saputo nulla di ufficiale), che lo stesso IACP (a cui faccio appello) provveda ad attivare un servizio di vigilanza privata".
Claudio Panebianco