Spett. le Redazione di Tempostretto, leggo con sconcerto le notizie sulla vicenda del parcheggio a pagamento in via di realizzazione a Torre Faro e intendo dire la mia in merito al generale abbandono della città. A Torre Faro negli ultimi dieci anni le costruzioni che sono nate (soprattutto a ridosso della spiaggia) hanno fatto sì che parte della Messina “bene” si trasferisse in questa zona e adesso queste stesse persone non vedono di buon occhio che le "loro spiagge" siano occupate. Al momento gli unici parcheggi capaci di assorbire un numero significativo di macchine si trovano a ridosso del pilone, sono un ricettacolo di immondizia e si presentano in completo stato di degrado così come la spiaggia sottostante. Si doveva ripartire da questi siti.
L’amministrazione comunale, invece di iniziare la sua campagna di decoro dal quartiere di Torre Faro, dovrebbe rivolgere le sue attenzioni, per iniziare, dalla via Consolare Pompea. ll lungomare si presenta abbandonato, trascurato e le erbacce ed i rifiuti che costeggiano la pista ciclabile fanno parte ormai del paesaggio. Tra l'altro la pista ciclabile è ormai l'unica strada per poter passeggiare a Messina (con il rischio che qualche bici ti arrivi addosso). Allora mi chiedo come mai l’amministrazione non si dà da fare per rendere praticabili i marciapiedi, ad esempio nei quartieri dell'Annunziata e di San Licandro? Sono a conoscenza del fatto che a tutt'oggi in via del Fante vi è una fuoriuscita di liquame (con danno ambientale spaventoso) che non è mai stata riparata? In via La Farina non è più possibile camminare sui marciapiedi che sono ormai ostaggio di macchine e motorini. Si potrebbero elencare migliaia di problemi che sono rimasti irrisolti per colpa di questa e delle precedenti Amministrazioni Comunali. Ed oggi il problema più importante è l’organizzazione dei parcheggi a pagamento a Torre Faro? Una bella idea, per carità. Come se questo segno di civiltà potesse colmare le lacune che ogni giorno vediamo sulle nostre strade.
Franco Crisafulli