MESSINA – “Un clima irrespirabile, una condizione di non governabilità non più tollerabile” . Così in un comunicato i consiglieri comunali di Ora Messina, Nicoletta D’Angelo, Giandomenico La Fauci e Francesco puntano il dito contro il sindaco Cateno De Luca, che è tornato a minacciare le dimissioni, ma anche contro i colleghi che alimentano le polemiche: “le diatribe sfociate in vere e proprie liti tra amministrazione e pubblico consesso non appartengono alla nostra visione di bene per la città. Messina non è governata”.
“Respingiamo con forza l’atteggiamento del primo cittadino. De Luca – continuano – deve mostrare rispetto reale nei confronti dell’unico organo di garanzia cittadino, il consiglio comunale non è lì per assecondare supinamente i voleri dell’amministrazione. Riteniamo questo comportamento fortemente insultante del giudizio popolare, una città che si espressa alle urne in maniera frammentaria ma che pretende che ogni sua parte incida senza ricatti sul futuro cittadino. Gli ultimi fatti accaduti in aula – ricorda il gruppo di Ora Messina – rappresentano qualcosa di inaccettabile. Emendamenti discussi, votati in commissione, discussi in consiglio rimandati nel tempo poi ritirati, poi nuovamente prelevati, un gioco delle tre carte che rallenta ogni iter e serve solo a scontri ormai ridicoli. L’amministrazione impari l’arte del dialogo, la soluzione sennò sarà solo una: tutti a casa”.
“La possibilità di tornare alle urne non ci spaventa, anzi ci stimola”, spiegano i consiglieri di Ora Messina , che chiedono a colleghi e amministrazione : “Siete pronti a tornare alle urne? Il nostro stato d’animo è abbastanza chiaro, ci sentiamo distanti dal resto del consiglio e dall’amministrazione. Il gioco delle minacce non ci appartiene, non ci interessano le liti social. Al M5S che parla di “regalo di Natale” in caso di dimissioni a dicembre di De Luca diciamo che i fatti devono arrivare adesso e non promessi nel tempo. Accogliamo la proposta dei colleghi del centro-sinistra che chiedono al sindaco di dimettersi adesso, ma rilanciamo chiedendo di andare a casa tutti e non solo il sindaco. Provocazione o atto politico non importa, siamo consci – ribadiscono i consiglieri di Ora Messina – dei limiti imposti dalla legge ma quello che chiediamo oggi è un gesto per il bene della città. O si trova una via di responsabilità o si chiude, non abbiamo paura delle urne e di chiudere questa avventura che sopravvive su equilibri troppo instabili”.
DLT