Non mancano le reazioni dopo l’ordinanza anti-tir-bis. Mentre l’Orsa, unica organizzazione sindacale presente questa mattina sul cavalcavia al fianco di sindaco, giunta, consiglieri e cittadini, mette l’accento sui “poteri forti” e le “zone grigie”, CittadinanzAttiva e Reset vedono nuovi possibili spiragli per ricorsi, Cgil, Cisl e Uil definiscono il provvedimento “bislacco”.
L’ordinanza anti-tir sta vedendo su fronti opposti i confederali Cgil, Cisl e Uil e l’Orsa come già emerso in occasione della seduta aperta del Consiglio comunale del 17 luglio.
“La vertenza sull'ordinanza anti Tir ha fatto venire allo scoperto gli storici poteri forti pronti a scendere in campo per difendere l'interesse privato a scapito dei diritti dei cittadini – scrivono Mariano Massaro e Michele Barresi dell’Orsa- Alle "zone grigie" l'ORSA preferisce apertamente la bandiera colorata del sindaco Accorinti e sostiene l'amministrazione in una battaglia che non e' una guerra santa ma e' la legittima rivendicazione di un diritto sancito dalla Costituzione Italiana”.
L’organizzazione sindacale ricorda l’art.41 della Costituzione: “'iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità.
"E’ uno scontro senza precedenti – continua il comunicato – la rivalsa di una citta' che vuole liberarsi dalla costrizione del potentato politico/economico sostenuto da troppi servilismi spesso infiltrati nelle associazioni, nelle poltrone istituzionali e persino nel sindacato”. L’Orsa ricorda poi come la Caronte-Tourist abbia sempre affrontato sia gli orari estivi che quelli invernali con lo stesso numero di lavoratori, pertanto annunciare il licenziamento di 150 persone come conseguenza dall’ordinanza “corrisponde al consumato ricatto occupazionale volto a tenere sotto scacco l’intera città, oltraggiando la dignità del lavoro retrocesso a merce di scambio. Si deve togliere ogni alibi all’armatore privato ed a certo sindacalismo che usa i lavoratori come scudo per evitare di mettersi contro i poteri forti”.
I segretari generali di CGIL CISL UIL Messina, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania hanno firmato un documento unitario con il quale si sottolinea come “Il contenzioso che sta nascendo sulla vicenda del transito dei tir rischia di danneggiare la collettività e di far perdere di vista le soluzioni vere per liberare la città. Bisogna riconoscere che l’ipotesi di impedire e basta, senza alcuna alternativa, il transito dei tir è un’idea, quantomeno, bislacca. Pensare di impedire il transito dei mezzi nella fascia oraria tra le 7 e le 21 all’autostrada del mare, vettore tra i meno inquinanti e che toglie molti tir e auto dall’autostrada Salerno – Reggio Calabria, costituisce il tentativo, di condurre ideologicamente, a mo’ di crociata, una battaglia che non si sa o non si vuole condurre in altro modo”.
Secondo Cgil, Cisl e Uil quindi l’ordinanza anti-tir è non solo “bislacca” ma risponde ad una battaglia meramente ideologica.
I confederali ribadiscono come la schiavitù ai tir “non è responsabilità né dei mezzi pesanti nè degli armatori pubblici e privati. La responsabilità sta nel non aver realizzato le opere”.
Il riferimento è alla realizzazione del porto di Tremestieri e della via Don Blasco.
“Adesso siamo ad un bivio – osservano Oceano, Genovese e Catania -o l’Amministrazione continua nell’errore, ingaggiando un contenzioso irragionevole contro i tir e gli operatori navali, oppure, promuove una vertenza, insieme alle parti sociali e alle forze produttive, per il completamento del porto di Tremestieri, l’adeguamento della via Don Blasco e la realizzazione di tutte quelle opere che servono a liberare Messina dalla servitù dell’attraversamento”.
Insomma si faccia l’ennesimo tavolo tecnico (anche se in verità a Roma già c’è su questo argomento) per continuare a discutere.
Chi invece sottolinea le possibili falle nei provvedimenti presi ieri dalla giunta per dare all’ordinanza il carattere d’urgenza sono CittadinanzAttiva e Reset con due distinti comunicati.
Secondo Salvatore Vernaci, CittadinanzAttiva, con i nuovi provvedimenti “L'Amministrazione comunale, anzichè ribadire, con formale deliberazione, cioè di un Organo collegiale, i motivi d'urgenza e la provvisoria esecutività dell'Ordinanza n. 428 così come stabilito dalla norma, ha, "erroneamente", adottato una determina dirigenziale (Segretario Generale-Direttore Generale), cioè un atto monocratico, rendendo, a mio parere ipso jure, ancora sospesa l’ordinanza impugnata. Non si può non fare un appunto all’entourage del Sindaco, per non avere esaminato adeguatamente il problema, anche dal punto di vista della normativa vigente, ed indicare al Sindaco la via da seguire. Non sarebbe stato più logico investire del problema il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti cui compete disciplinare e/o vietare la "circolazione, fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t", durante i giorni di festa e prefestivi e nel periodo estivo?”
Anche secondo Alessandro Tinaglia di Reset la nuova ordinanza sarà impugnata “poiché non si tratta di una delibera ma di una determina e perché i presupposti di urgenza ed indifferibilità, che devono obbligatoriamente stare alla base del provvedimento, non sono stati dimostrati in modo esaustivo dal Segretario/Direttore Le Donne. L’unico modo per dimostrare urgenza ed indifferibilità è emanare un’ordinanza, stavolta Sindacale, che vieti il transito di tutti i tir in Città dirottando il traffico pesante a Tremestieri a partire dal 5 Agosto, data, confermata durante il Consiglio Comunale dai vertici dell’Autorità Portuale, di riapertura della seconda invasatura di Tremestieri”.
Per la verità la data annunciata del 5 agosto come consegna dell’invasatura ultimata a Tremestieri potrebbe non essere confermata.Tinaglia suggerisce poi di aumentare la cifra della multa, attualmente di 84 euro, e di affidare alla polizia municipale il compito di controllare i mezzi pesanti all’uscita dalla Cartour in modo da poterli “stoccare” e sanzionare già al molo Norimberga imponendo, inoltre, ai trasgressori il divieto di transito in città fino all’orario consentito.
Rosaria Brancato