Se “chi controlla” è aggiornato, se sa usare tutti gli strumenti normativi a disposizione, se è in grado di trovare e suggerire percorsi finanziari in grado di dare ossigeno e risorse all’Ente, allora anche quel che resta dei Comuni, diventati ostaggio di un sistema pubblico in agonia, può provare a ricostruire.
E’ con questo obiettivo, rivolto sia agli amministratori degli Enti che a chi, a diverso titolo “maneggia” la materia, dai dottori commercialisti agli esperti contabili passando per i dirigenti, che l’Ordine dei commercialisti di Messina da tempo organizza con successo corsi di formazione con relatori di altissimo livello e tematiche di grande attualità.
Se chi “controlla” come ad esempio i revisori dei conti, o chi materialmente predispone un bilancio, è in grado di farlo bene, allora una giunta sa che potrà uscire indenne dalle turbolenze di una legislazione che mette sempre più cappi al collo degli Enti. Se nei ruoli chiave metti chi non è capace o non lo ascolti allora il rischio è portare un’amministrazione a sbattere.
Il più recente di questi corsi si è tenuto a Sant’Alessio, con il patrocinio dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani ed ha affrontato i temi attinenti alla contabilità economico-patrimoniale nel mutato scenario normativo della gestione economico-finanziaria dell’ente locale a seguito dell’entrata in vigore del Dlgs N. 118/11. Seconda tematica affrontata quella del Potere regolamentare dei Comuni in materia tributaria.
E’ stato un importante momento di confronto, durato tutto il giorno, tra i funzionari degli Enti Locali ed i rappresentanti della categoria professionale dei dottori commercialisti. Un confronto ed un aggiornamento al contempo. Relatori Antonio Mineo, commercialista e presidente Asfel Sicilia e Lucio Catania, giudice tributario vice pres. Sezione commissione tributaria e segretario generale del Comune di Barcellona. Sono intervenuti il presidente del Cas Rosario Faraci, il sindaco di Forza D’Agrò Fabio Di Cara, e per la commissione enti locali dell’Ordine i commercialisti Giovanni Occhino e Filippo Spadaro.
Ad impegnarsi per far sì che i continui e numerosi cambiamenti nel settore divengano opportunità da cogliere e non ostacoli è il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Messina Enrico Spicuzza per il quale l’Ordine stesso ed i commercialisti “rappresentano una risorsa a disposizione di tutto il territorio, anche se non sempre le istituzioni sono in grado di comprenderne l’importanza. Con questi incontri noi puntiamo ad aggiornare tutti, sia dirigenti, che funzionari, che amministratori ed esperti, ma soprattutto offriamo loro una dettagliata esposizione del nuovo sistema contabile e di tutte le normative a disposizione. Se conosci le criticità sai come affrontarle e come risolverle. Noi puntiamo ad una collaborazione proficua tra commercialisti, revisori dei conti ed Enti”.
Ormai si è registrato un cambiamento radicale del modus operandi degli Enti pubblici e questo rende indispensabile l’affidarsi a categorie qualificate e competenti. Una macchina nuova di zecca non può essere portata in un’officina o da un meccanico che non si è aggiornato e non è più in grado di comprendere i nuovi meccanismi.
La politica può dettare gli indirizzi e fare le scelte, ma in materia contabile deve saper fare un passo indietro.
R.Br.