“Il Priore provinciale dei Frati Predicatori (Domenicani) della Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia apprende con dolore e sconcerto, e solo dalla stampa, la notizia che un’indagine giudiziaria riguarderebbe un proprio confratello, laico non sacerdote, appartenente alla comunità presente nella città di Messina, circa suoi presunti comportamenti incompatibili con la vita cristiana e religiosa.
Si tratterebbe certamente di fatti di estrema gravità, la quale medesima, però, non può indurre a giudizi sommari o a confondere le doverose indagini con l’accertamento della verità.
I fatti, come rappresentati dalla stampa, imporrebbero, se veri, la loro più severa censura in ogni sede; proprio in dipendenza di ciò si auspica un celere ed approfondito accertamento da parte delle autorità competenti alle quali va tutta la incondizionata fiducia dell’Ordine domenicano.
Nel frattempo, questa Provincia ha già adottato ogni specifica cautela per scongiurare qualsiasi rischio di corruzione dell’azione pastorale e sociale quotidianamente e generosamente svolta dai membri dell’Ordine, attivando per altro i propri rigorosi meccanismi di controllo canonico.
Ora il rispetto dell’attività di indagine in corso e di tutte le persone interessate, necessita riserbo e riflessione; ben ferma la costante e tenace professione del canone di trasparente fiducia in Dio e negli uomini che, anche in momenti di difficoltà, non devono mai abbandonare chi ha fede”.