A Palermo ormai è caos. Non si capisce più chi è in giunta, chi no, chi è il nuovo assessore, chi quello confermato, chi quello che è uscito e poi è rientrato. Non si capisce chi appoggia chi, chi non vuole chi, quale sia la maggioranza, quale l’opposizione, quali quelli che stanno a giorni alterni.
La nomina della Lantieri in quota Sicilia Democratica con l’avallo di Megafono e Pse ha scontentato tutti. Il caos è la prova che la guerra è per le poltrone. Da Roma ancora nessuna notizia sull’ossigeno, cioè sui soldi che dovrebbero mettere una toppa a quel che manca per chiudere il bilancio. Il Pd è dilaniato da correnti e sub correnti e siamo ormai alle singole posizioni personali. Per un cronista è quasi impossibile descrivere quel che sta accadendo se non usando la parola PARALISI ormai da mesi. Da fine giugno assistiamo ad uno stucchevole teatrino sul quale sarebbe bene calare il sipario per il bene della Sicilia. Lo stesso presidente dell’Ars Ardizzone ha dichiarato che a questo punto sarebbe bene tornare alle urne.
Crocetta in estate ha detto che non si sarebbe dimesso e i partiti, ormai da 3 anni continuano a tirare le corda chiedendo cambi di passo e rimpasti.
I grillini presentano la terza mozione di sfiducia (le prime 2 sono state bocciate per una manciata di voti) E la illustreranno martedì in conferenza stampa.
“Tutti i limiti sono stati oltrepassati, siamo ben oltre la farsa da tempo- si legge in un comunicato- I fatti dicono che il Crocetta-quater è morto già in culla, soffocato da infinite polemiche e liti, alimentate dalla smisurata voglia di poltrone delle mille anime della squinternata e inconcludente maggioranza. Il Movimento 5 stelle cercherà di scrivere la parola fine al peggiore governo della storia della Sicilia, presentando la sfiducia a Crocetta”.
Purtroppo per noi siciliani da oggi a martedì assisteremo ad altri capitoli di una farsa che si sta trasformando in dramma perché si sta giocando con la pelle dei cittadini.
Per amore di questa terra è arrivato il momento di dire basta.
Rosaria Brancato