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Ospedale Sant’Agata, dopo la rescissione col Giglio l’Asp prova a metterci una pezza

MESSINA – Medici cercasi all’ospedale di Sant’Agata di Militello, dopo la rescissione della convenzione con la Fondazione Giglio di Cefalù, che non sarà più operativa dal 15 gennaio prossimo. Per correre ai ripari, vista la costante carenza di sanitari e la scopertura dai servizi sanitari in generale dell’intero territorio nebroideo, stamani la Prefettura di Messina ha coordinato il tavolo operativo convocato per accelerare soluzioni, possibilmente non tampone. La linea che ne è venuta fuori è quella di riaprire alle altre strutture, stavolta passando per la concertazione.

Al tavolo con la Prefetta Cosima Di Stani c’erano il commissario straordinario Asp Domenico Sindoni, il direttore sanitario Rosalia Murè, il sindaco di Sant’Agata di Militello Bruno Mancuso, quale capofila del Distretto Sanitario n. 31, sindaci e vince sindaci dei comuni di Mirto, Castell’Umberto, Galati Mamertino, Torrenova, San Fratello e San Marco D’Alunzio, in rappresentanza dell’intera area.

Proprio dai primi cittadini è venuta la richiesta di non abbassare ulteriormente il livello del servizio, vista l’importanza strategica del presidio ospedaliero santagatese per un territorio dove la peculiare conformità della viabilità dei luoghi non consentae all’utenza proveniente dai paesi montani di accedere in tempi rapidi, al verificarsi di una emergenza, a prestazioni ospedaliere offerte da nosocomi diversi da quello di Sant’Agata di Militello.

Sindoni e Murè hanno rassicurato i rappresentanti della zona: non ci sarebbero propositi di depotenziare l’ospedale, anche se reperire personale sanitario, medici in particolare, è sempre più difficile ed è una difficoltà strutturale del comparto sanità, in tutte le regioni italiane. Su apposita richiesta dei sindaci di poter ovviare alle criticità anche attraverso convenzione con altre strutture pubbliche, il Commissario straordinario ha spiegato che sarà valutata la possibilità di espletare, entro il mese di gennaio 2024, previo confronto con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza, una manifestazione di interesse rivolta alle strutture pubbliche per aumentare le professionalità già presenti, contestualmente rafforzando alcuni reparti, al momento carenti d’organico, presso gli ospedali di Sant’Agata di Militello e di Mistretta, quali quelli, specialmente, di Ortopedia e di Urologia. Una possibilità aperta a tutte le strutture, oltre che allo stesso Giglio ovviamente.

In conclusione la Prefetta, nel ringraziare le parti intervenute, ha colto l’occasione per ricordare l’importanza di garantire il diritto fondamentale alla salute sul territorio, così come stabilito dalla Costituzione.