Quasi tutti volti nuovi per la politica, giovani e meno giovani che hanno deciso di dire sì a un progetto che punta prima di tutto al cambiamento, alla libertà di poter dire sì o no seguendo idee e pensiero, alla partecipazione che significa condivisione e voglia di esserci, tante donne tra cui ne spiccano alcune giovanissime, studentesse, ma anche avvocati, insegnati, un ricercatore del Cnr, un 26enne disoccupato, un ex Servirail che lo scorso anno ha lottato con le unghie e con i denti per insieme ai suoi colleghi per difendere il posto di lavoro.
Si è presentata così la lista La Farfalla nata su input dell’ex segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli e che sostiene il candidato sindaco del centrosinistra Felice Calabrò. Una lista nata all’indomani delle primarie e che subito aveva fatto storcere il naso all’interno della coalizione per quell’appoggio fin da subito dichiarato ma a patto di determinate condizioni. Sono seguite tante polemiche, le dichiarazioni forti di Emilio Fragale, anche lui promotore della Farfalla e durissimo nei confronti di Calabrò. Ma oggi, con l’uscita ufficiale dei suoi 40 candidati al consiglio comunale, è stata messa la parola fine sulle polemiche delle ultime settimane, Grioli e Calabrò, uno accanto all’altro, hanno “smontato” il caso che si stava creando all’interno del centrosinistra. Ha invece voluto mantenere le distanze, anche in senso fisico, Emilio Fragale che ha scelto di partecipare alla conferenza stampa da una sedia in mezzo alla platea lasciando il tavolo a Grioli, Calabrò, Salvatore Chiofalo, Nino Saja e Beppe Fera. Con la presentazione di oggi si è dunque rinsaldato un legame che all’indomani delle primarie sembrava essersi spezzato, la Farfalla però punterà a tenere alti quei valori di libertà, rinnovamento, diversità che sono stati principi ispiratori della lista, ha sottolineato Grioli che non vuole “cambiare città ma vuole cambiare la città”. Nella Farfalla, oltre a tanti cittadini comuni alla loro prima esperienza, ci sono alcuni “pezzetti” di Sel e di Idv che hanno sposato questo progetto perché convinti di poter ricreare così quel centrosinistra che in altre liste che appoggiano Calabrò è stato un po’ “inquinato” dai transfughi di altri partiti.
Felice, oggi non solo di nome ma di fatto, anche Calabrò che non ha nascosto che inizialmente temeva che troppe liste potessero nuocergli e che invece, dopo aver ascoltato uno per uno in candidati di questa lista, si è reso conto che La Farfalla è il valore aggiunto a quella “politica del noi” che vuole portare avanti. “Non ho mai dubitato della lealtà di questo gruppo e l’ho dimostrato non dando adito alle polemiche”. La Farfalla, dal canto suo, volerà per Felice Calabrò.(Francesca Stornante)
Martedì, 21 maggio, 2013 – 18:02