Il costo del tratto autostradale tra Boccetta e Villafranca è da anni frutto di polemiche e contestazioni. 1 euro e 20 centesimi per 11 km. Con l’apertura del nuovo svincolo di Giostra, i km si ridurranno a 8,5, per un costo di 14 centesimi al km, uno dei più alti d’Italia. Il tutto senza mai fuoriuscire dal Comune di Messina.
A ciò, si aggiunga che il tratto in questione, in particolare il viadotto Ritiro, come emerso dai recenti studi dell’Università di Messina, è tutt’altro che sicuro, tanto da produrre dubbi sulla data di apertura dell’ormai completo svincolo di Giostra.
E sull’argomento intervengono i consiglieri comunali Nello Pergolizzi e Giuseppe Melazzo, che chiedono “l’eliminazione dell’obbligo di pagamento del pedaggio per gli utenti, rappresentando tale operazione, proprio per il descritto stato dell’intero tratto autostradale non più classificabile quale autostrada, anche in ragione di quanto previsto dall’art. 2, comma 3, lett. A del Nuovo Codice della Strada, ormai un atto dovuto soprattutto nei confronti della cittadinanza messinese”.
I due consiglieri indirizzano la lettera al sindaco, al prefetto, al Genio Civile, all’Anas nazionale e regionale, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al presidente della Regione, all’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità e al Consorzio Autostrade Siciliane.
Nella lettera è spiegato: “La relazione redatta dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Messina vincola la messa in posa del giunto, che collegherà la rampa di accesso autostradale al viadotto Ritiro dell’autostrada A20 Messina-Palermo, ad una serie di prescrizioni, tra le quali la chiusura parziale di un tratto di carreggiata autostradale in prossimità del viadotto Ritiro, con transito su un’unica carreggiata centrale dell’intera circolazione, al fine di garantire, tra l’altro la pubblica incolumità”.
“L’eventuale chiusura parziale al transito del tratto – concludono Pergolizzi e Melazzo – determinerà inevitabilmente l’appesantimento del traffico veicolare e, conseguentemente, inevitabili ed ulteriori disagi, per i tantissimi cittadini messinesi residenti nella zona tirrenica”. (Marco Ipsale)