E’ pace fatta, a palazzo dei Leoni, dopo le scintille degli ultimi giorni. Il Consiglio provinciale, nella tarda serata di ieri, ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio 2012 con 21 voti favorevoli, 5 contrari (Partito Democratico) ed 1 astenuto (Stefano Mazzeo).
Soddisfazione espressa da più parti per il risultato raggiunto, in particolar modo dal gruppo consiliare “Liberi Insieme” con a capo il consigliere Roberto Cerreti: “Quando quella politica con la “P maiuscola” si rimpadronisce delle Aule Istituzionali, fatti importanti per il territorio e per le economie sociali della nostra provincia, possono ancora realizzarsi”.
Cerreti parla di “ritrovato atteggiamento democratico del presidente della Provincia e della sua stravagante maggioranza che ha consentito, finalmente, alle forze di opposizione di apportare qualche miglioria all’anonimo documento contabile rappresentato dal bilancio previsionale 2012, in favore del territorio messinese”.
E’ stato approvato l’emendamento di 2 milioni e mezzo di euro per la realizzazione del completamento dello scorrimento veloce Patti – San Piero Patti, fino alla frazione Colla Maffone di Librizzi, “con la speranza che quest’anno possa essere realmente realizzata l’opera – commenta Cerreti”.
Responso positivo anche per l’emendamento per 14mila euro per l’attivazione di tutte le sinergie e gli studi specifici di settore per la ripresa presso l’ASP n. 5 di Messina del Registro integrato dei Tumori, fortemente sostenuto proprio da Cerreti oltre che dai consiglieri Nino Scimone, Pino Galluzzo e Massimiliano Blanca.
Via libera anche all’emendamento in favore del potenziamento del corpo di Polizia Provinciale ed a quello che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture provinciali.
Si è stabilito anche di potenziare le risorse per la manutenzione ordinaria e l’ammodernamento delle strade provinciale aumentando i mutui per ulteriori 2 milioni e mezzo nel prossimo riequilibrio di bilancio, l’impegno nel continuare a sostenere l’ipotesi del finanziamento di 9 milioni per il completamento totale del 2° lotto dello scorrimento veloce pattese attingendo a risorse regionali e nazionali e l’obbligo di procedere con l’accensione di mutuo in caso di ennesimo fallimento del bando di 5 milioni e mezzo per la realizzazione del liceo scientifico di Patti con la formula finanziaria del leasing in costruendo.
Inoltre, si sono votati gli ulteriori impegni per l’Amministrazione, tutti condivisi dalla totalità dei Consiglieri, inerenti all’impellenza di destinare le risorse per la pulizia dei torrenti previste in bilancio previsionale, circa 600mila euro, direttamente nella gestione dei Comuni del messinese, la necessità di realizzare un fondo per le famiglie bisognose del territorio messinese nelle zone colpite dalle alluvioni degli ultimi anni, l’incentivazione delle risorse a disposizione dei Servizi sociali nel campo dello sport per disabili ed infine la messa in sicurezza e cessione delle strade provinciali ex agricole ai Comuni del territorio messinese.
A palazzo dei Leoni, però, non è tutto rose e fiori. Perché Cgil, Cisl e Uil lamentano la scarsa considerazione dei precari dell’ente da parte del presidente Ricevuto: “E’ l’unico amministratore in tutta la Sicilia – scrivono i sindacati – che non mostra preoccupazione in merito al futuro occupazionale dei 98 precari che da oltre venticinque anni garantiscono i servizi presso la Provincia Regionale”.
Nei giorni scorsi, Ricevuto aveva dichiarato che se la Regione non darà le dovute garanzie, a fine anno non potranno rinnovarsi i contratti. “L’indifferenza e la superficialità con cui il presidente affronta il tema della stabilizzazione – commentano Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai – è indice di irresponsabilità politica oltre che morale nei confronti dei 98 precari (e delle loro famiglie) che da 25 anni, lavorando presso la Provincia Regionale di Messina, ormai sono indispensabili per poter garantire l’erogazione dei servizi anche essenziali. E’ appena il caso di ricordare al presidente che in quasi tutti i Comuni della Provincia di Messina, i sindaci, nonostante abbiano in proporzione alle dotazioni organiche un maggior numero di precari in servizi, hanno aperto i tavoli di concertazione con le organizzazioni sindacali per definire un percorso di fuoriuscita dal precariato per garantire stabilità occupazionale e i servizi ai cittadini. Ricevuto è come Buzzanca, incapace di portare avanti le vertenze, considerando i precari lavoratori che non meritano alcuna considerazione”.
I sindacati chiedono l’immediata convocazione per discutere della situazione dei precari: “Non vorremmo rivedere anche per la Provincia Regionale , lo stesso film che sta andando in onda al Comune di Messina. Non possiamo sopportare altre emergenze provocate da amministratori incapaci di gestire anche l’ordinaria amministrazione”.