La soglia d’allarme sul fronte finanziario non è mai scesa a Palazzo Zanca ma adesso torna a toccare i livelli massimi. La notizia che anche il consuntivo 2013 chiuderà con un disavanzo d’amministrazione di circa 2,5 milioni di euro e non con un avanzo di 6,5 milioni di euro come inizialmente annunciato dal vice-sindaco Guido Signorino (vedi correlato) – ha alzato i livelli di guardia dei consiglieri comunali, chiamati a votare in Aula il rendiconto che fotografa in numeri gli ultimi sei mesi della gestione commissariale di Croce ed i primi sei mesi dell’Amministrazione Accorinti.
La preoccupazione dei rappresentanti del Civico Consesso è tale che in Commissione Bilancio è stata rispolverata una proposta di delibera della consigliera del Nuovo Centro Destra, Daniela Faranda, presentata il 16 luglio scorso e “dimenticata” sino ad oggi. Messo all’ordine del giorno, il provvedimento – che nasce in seguito alla delibera con cui la Corte dei Conti ha bloccato le spese di Palazzo Zanca e mira ad un’operazione verità sui conti del Comune – è stato votato da tutti i presenti (Mondello, Scuderi, Adamo, Lo Presti, Sturniolo, Parisi e Burrascano) con la sola astensione del consigliere Trischitta , che in quel momento presiedeva i lavori della Commissione,
Con l’atto proposto dalla consigliera Faranda si dà «mandato al Sindaco, agli Assessori competenti, al Collegio dei Revisori dei Conti, al Ragioniere Generale ed ai Dirigenti delle aree interessate di effettuare ognuno in relazione alle proprie competenze e responsabilità, una relazione dettagliata sullo stato finanziario e patrimoniale dell’Ente da trasmettere al Consiglio Comunale entro e non oltre 10 giorni dalla data di approvazione della presente delibera indicando»
Per ciò che concerne i debiti fuori bilancio, la proposta della Faranda – “sponsorizzata anche dal deputato nazionale Enzo Garofalo, che parecchie settimane fa aveva rivolto un appello al Consiglio comunale affinché trattasse la delibera – mira a conoscere «le cause impeditive dell’attivazione della normale procedura di spesa evidenziando a tal fine, anche singolarmente per ciascun debito fuori bilancio, eventuali manchevolezze o anomalie ascrivibili a funzionari dell’ente al fine ultimo di individuare eventuali responsabilità e di valutare ogni eventuale azione ed iniziativa da intraprendere».
Se la delibera incasserà l’ok definitivo del Consiglio Comunale, sindaco, assessori competenti, Revisori dei Conti, Ragioniere Generale e Dirigenti delle aree interessate dovranno «indicare ed individuare, ognuno in relazione alle proprie competenze e responsabilità, tutte le misure correttive necessarie per eliminare i gravissimi squilibri economico-finanziari, con riferimento alla copertura di spese (con particolare riguardo ai debiti fuori bilancio); per rispettare il patto di stabilità e le norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria nonché per eliminare i profili di criticità o…entro e non oltre 10 giorni dalla data di approvazione della presente delibera».
Il Civico Consesso tornerà a riunirsi stamattina e non è escluso che la proposta targata Faranda balzi ai primi punti all’ordine del giorno, magari su richiesta di prelievo da parte di qualche consigliere comunale. Con il piano di riequilibrio al vaglio della Sottocommissione e della Corte dei Conti ed in assenza dei bilanci, sia consuntivo 2013 che previsionale 2014, nulla appare più urgente della questione economico-finanziaria del Comune. Su cui la giunta Accorinti si gioca la propria credibilità, dopo 15 mesi di annunci e promesse, ed i consiglieri comunali anche la propria poltrona.
Danila La Torre