In assenza dei bilanci (il consuntivo 2015 è stato consegnato incompleto al collegio dei revisori dei conti e del previsionale 2016 non c’è ancora traccia ) è stato un debito fuori bilancio da 28 mila euro a tenere banco nella prima seduta post-vacanze della commissione di Palazzo Zanca che si occupa di questioni finanziarie.
Un debito non particolarmente oneroso ma che non ha mancato di suscitare dubbi e perplessità nei consiglieri comunali , che hanno deciso di convocare per la prossima settimana il sindaco Renato Accorinti, il dirigente competente Calogero Ferlisi, il ragioniere generale Antonino Cama ed il segretario /direttore generale Antonio Le Donne, al fine di fare luce sugli aspetti poco chiari del provvedimento approdato stamattina in Aula.
Il debito da 28 mila euro a carico del Comune nasce a seguito di una richiesta di risarcimento danni inoltrata a Palazzo Zanca da un cittadino rimasto vittima nel 2004 di un incidente mentre percorreva il viale Giostra a monte dell’intersezione con il Viale Regina Elena. Il sinistro secondo quanto emerso oggi in commissione è si è verificato a causa della presenza lungo il tragitto di un “tombino-trappola”.
Nell’ottobre del 2012 è arrivata per l’ente la sentenza di condanna e nel dicembre 2015 con determina dirigenziale n.232 è stato regolarizzato il pagamento per una somma pari a 28.557 57 euro, con riferimento all’esercizio 2015.
Poiché l’articolo 194 del Tuel prevede il riconoscimento da parte del Consiglio comunale della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze passate in giudicato, il Dipartimento Avvocatura di Palazzo Zanca ha istruito apposita delibera , finita proprio oggi all’attenzione dei consiglieri comunali su proposta del sindaco Accorinti.
Nell’atto viene evidenziato, ed è un aspetto su cui la commissione si particolarmente concentrata durante il dibattito, che è fatto salvo «l’obbligo dell’Amministrazione comunale di avviare l’azione di responsabilità per la rivalsa nei confronti dei funzionari e degli amministratori che hanno causato eventuale danno patrimoniale nei confronti dell’ente in relazione ai maggiori oneri rispetto alla sorte capitale». Sorte capitale che come si evince dalla delibera ammonta a 21.470,32 euro
Il provvedimento firmato dal sindaco Accorinti è già finito anche sulla scrivania della Sezione di controllo della Corte dei Conti, che dovrà valutare se esistono profili di danno erariale .
Ancora prima che siano magistrati contabili a pronunciarsi , i consiglieri comunali si aspettano che sia l’amministrazione a fornire tutte le spiegazioni del caso per capire se qualcuno ha sbagliato, causando un danno al Comune, e dunque alla collettività intera.
Danila La Torre