Quando mancano solo tre settimane per fornire risposte e soluzioni alla Corte dei Conti sulla situazione economico- finanziaria del Comune, a Palazzo Zanca si lavora per obiettivi. Obiettivo numero uno: far quadre i conti del bilancio previsionale 2012; obiettivo numero due: predisporre la delibera di adesione al fondo di rotazione, detto anche Fondo “salva –Comuni”, introdotto dal decreto legge 174, che dopo essere stato approvato alla Camera è arrivato al Senato ed entro il 9 dicembre dovrà essere convertito in legge.
Ormai è chiaro che il Comune di Messina considera quel decreto una vera e propria ancora di salvezza, alla quale aggrapparsi per evitare il dissesto. Non solo e non tanto perché in riva allo Stretto arriverebbero risorse utili a dare respiro alle casse asfittiche di Palazzo Zanca, ma anche e soprattutto perché – come prevede il decreto – «le procedure esecutive intraprese nei confronti dell’ente sono sospese dalla data di deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale fino alla data di approvazione o di diniego del piano di riequilibrio pluriennale».
Su questo punto si sono confrontati nel pomeriggio il commissario straordinario Luigi Croce – affiancato dai suoi quattro esperti Nino Dalmazio, Paolo Tomasello, Luigi Saccà Luigi Montalbano – ed i dirigenti comunali dell’area economico-finanziaria Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo. Prima sarà predisposta la delibera da sottoporre al Consiglio comunale, prima si bloccherà la procedura in corso alla Corte dei Conti. In base a quanto dispone il decreto 174, il Civico consesso entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di esecutività della delibera di procedura di riequilibrio finanziario pluriennale deve esitare un piano di risanamento della durata massina di 5 anni, compreso quello in corso, corredato del parere dell’organo di revisione economico-finanziario.
Nel frattempo, però, il Comune dovrà anche adempiere all’obbligo di approvazione del bilancio previsionale, già abbozzato da Coglitore e Di Leo ma ancora in attesa delle direttive di Croce sui tagli alle spese, che dovranno ammontare a circa 10 milioni di euro e che potranno incidere solo su quest’ultimo scorcio del 2012. Causa scadenza dei termini, fissati al 31 ottobre, la Regione ha comunque già provveduto a nominare il commissario ad acta, il funzionario direttivo del dipartimento regionale delle autonomie locali Giuseppe Petralia, che avrà il compito di verificare l'iter procedurale di approvazione del bilancio di previsione e degli atti propedeutici e/o connessi all'esercizio finanziario 2012. Croce ha chiesto al neo commissario di temporeggiare una decina di giorni, in modo da consentire al Comune di redigere il bilancio e trasmetterlo al Consiglio comunale per l’esame e la successiva votazione.
Intanto, nell’ottica del risparmio, il commissario ha inviato una nota ai dirigenti comunali per avvisarli che è stato sospeso, sino a nuove indicazioni, il ricorso a lavoro straordinario per il personale in forza nelle strutture comunali. Solo per i casi di estrema necessità e per ogni comprovata esigenza di servizio, preventivamente concordata ed autorizzata – spiega il commissario – lo straordinario dovrà essere previsto facendo ricorso alla fruizione di riposi compensativi a fronte del lavoro effettuato. (Danila La Torre)