Se per la rotazione dei dirigenti di Palazzo Zanca, più volte annunciata dal sindaco Accorinti, bisognerà attendere ancora (vedi qui), novità si registrano nell’organizzazione degli uffici comunali.
Così fanno sapere da Palazzo Zanca, da dove è stato diramato un comunicato stampa ufficiale per avvisare i giornalisti che venerdì mattina «l'Amministrazione comunale illustrerà modalità e contenuti della riorganizzazione degli uffici comunali». All'incontro con la stampa parteciperanno il sindaco, Renato Accorinti; il vicesindaco, Gaetano Cacciola; l’assessore al Personale, Luca Eller Vainicher; ed il segretario generale/direttore generale, Antonio Le Donne.
In attesa di conoscere il piano di rimodulazione degli uffici, non si placano le polemiche sul decreto con cui Accorinti ha confermato gli incarichi dirigenziali, rinviando ancora una volta il trasferimento dei dirigenti da un Dipartimento all’altro e mantenendo lo status quo in tema di competenze affidate ai 19 manager pubblici. A tornare alla carica è la Cisl di Messina, che chiede all’Amministrazione comunale il rispetto degli impegni assunti e non mantenuti. A detta del sindacato l’approvazione del bilancio di previsione del 2015, l’arrivo di 72 milioni e la nomina del Sindaco Metropolitano sembrano aver distolto da tutti i problemi di Palazzo Zanca, pensando siano risolti e lasciando intendere che non c’è bisogno di mettere mano alla riorganizzazione strutturale e alla tanto decantata ricollocazione dei dirigenti.
«Tutti dimenticano – sottolinea la Cisl – che i ritardi accumulatisi nel tempo sono stati causati anche dallo staff dirigenziale ma, soprattutto, vengono dimenticate le dichiarazioni del Sindaco, dell’allora vice Sindaco Guido Signorino, dell’assessore Luca Eller entrato da “badante” per approdare al ruolo di assessore-commissario inviato da Renzi, alla pari del regionale Baccei».
L’accusa della Cisl è precisa: Accorinti, adesso, non ritiene di dover dare corso agli impegni assunti e congela gli incarichi dirigenziali, attaccandosi al caso Le Donne, magari per dare spazio a qualche uomo di fiducia nell’incarico di Direttore Generale per mantenere fede agli impegni elettorali.
«Ancora una volta viene messo in campo una strategia del rinvio tenendo caldi gli ambienti per poter tirare a campare».
La presa di posizione della Cisl sulla necessaria riorganizzazione della macchina amministrativa ha una data precisa, il 2 gennaio 2014, quando il sindacato ha bocciato la proposta dell’amministrazione e negli anni ha assistito a continue dichiarazioni del Direttore Generale ed anche degli Amministratori che si sarebbe proceduto ad un riassetto complessivo passando anche dalla rotazione dei Dirigenti.
«Non abbiamo visto nulla di tutto questo perché, approvato il previsionale 2015, ora ci si deve occupare del Consuntivo 2015 e poi anche del previsionale 2016 e naturalmente, definitivi questi strumenti si deve passare a quelli del 2017. Insomma l’importante arrivare, forse, nel 2018».
«Ci piacerebbe sapere – aggiungono i rappresentanti del sindacato – quando e come saranno ripresi i percorsi interrotti per il riordino del Corpo di Polizia Municipale, del sistema Servizi Sociali, la stabilizzazione dei precari, la definizione dei Contratti Integrativi del Comparto e della Dirigenza o il nuovo sistema premiale dei dipendenti e dirigenti che, a detta del Direttore Generale, dovrebbe rappresentare il nuovo modus di utilizzare le risorse aggiuntive in direzione di valutazione, merito, raggiungimento di obiettivi e risultati. Ma questo – concludono i sindacalisti Cisl – sembra non essere importante, l’unica cosa che conta sembra essere che i 19 dirigenti continuino a percepire mensilmente la quota di indennità aggiuntiva, senza accordi di delegazione, a differenza dei dipendenti “semplici”, precari compresi, che devono elemosinare le sparute risorse disponibili».