“Signori e signore, ecco a voi il direttore artistico…”. Si apre il sipario, ma dietro non c’è nessuno. Ecco il palco di Taormina Arte. Sarà proprio così. Scaduti i contratti dei direttori artistici, l’antipasto della programmazione della stagione 2012 viene servito in tavola con questa clamoroso novità. A lanciarla, credendoci almeno in questa fase, i componenti del comitato: il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, quello di Taormina, Mauro Passalacqua e il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto. Ricostituita la scena del “Truculentus”, i tre “amanti” riuniti intorno al tavolo decisionale si sono incontrati lunedì a palazzo dei Leoni e sono arrivati a questa conclusione: nessuna nomina, rimarranno vuote le poltrone delle tre sezioni (Cinema, Teatro e Musica-Danza) recentemente liberate da Debora Young, Simona Celi ed Enrico Castiglione. Mancano le risorse per i compensi e ancora più probabilmente per definire un cartellone degno di tale nome, che possa essere promosso e pubblicizzato in maniera adeguata. Così Taormina rischia di raschiare ancora il fondo rappresentativo delle rappresentazioni siciliane, perdendo quel posto che ha avuto negli anni, in un passato nemmeno troppo remoto. Seppur la speranza è ancora di salvare il salvabile, fare in modo che non finisca male, ancor peggio di oggi.
Ma in piena linea con le commedie plautine, dai contorni sorprendenti e a tratti paradossali, è la formula individuata in alternativa alla regolare assegnazione delle nomine: incarichi per singoli eventi. Sarà chiesto cioè a vari professionisti di farsi avanti nel proporre per l’estate di TaoArte eventi e spettacoli, che dovranno avere al contempo caratteristiche bene precise. Quali? Un supporto economico proprio tramite sponsor. Una sorta di occasione a gettone, un cartellone juke box che premia chi ha il soldino in mano. E come potrebbe essere altrimenti, senza un “esperto” che valuti primariamente il valore dell’opera o dell’artista proposto. Una formula “a progetto” che si adegua al contesto di precarietà globale del mondo del lavoro. Chissà cosa ne penserebbe Tito Maccio.
Il primo invito sarà inviato ai direttori artistici uscenti e a coloro che si sono già proposti. Tra i big, per la sezione musica, anche il maestro Alberto Veronesi, che ha diretto nell’estate 2011 il “Sicilia Opera Festival”. Fortunatamente tira ancora il cartellone cinematografico (se non per quello che rappresenta adesso, almeno per quello che è stato). Un’ipotesi ancora forte riguarda la possibilità che il Festival possa essere guidato dalla sapiente mano della giornalista e scrittrice Laura Delli Colli. Ma dall’estero sarebbe arrivata una proposta di intesa fatta pervenire dal “Tribeca Film Festival”, fondato a New York nel 2002 da Jane Rosenthal e Robert De Niro. L’idea è di fare nella città del Centauro un “Tribeca Taormina Film Festival”.
Il Comitato parla di un percorso operativo che dovrebbe essere fondato su “linee di sostenibilità artistica ed economica”, da portare avanti per circa un anno. Come dicevamo, infatti, le carenze finanziarie minano sensibilmente la programmazione. Ci sono ancora da saldare alcuni pagamenti della stagione 2011 per non incorrere nel rischio di contenziosi. La Regione dovrebbe inviare per gli spettacoli della Perla dello Stretto circa 500mila come acconto per il 2012. Ma con il 2013 all’orizzonte, anno delle elezioni, c’è poco da rimanere allegri visto quanto Taormina sia finita al centro di diatribe politiche che ne hanno frenato la crescita.