Si è svolto in mattinata l’incontro tra l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Maurizio Croce, e il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica. Al colloquio hanno partecipato anche il deputato Beppe Picciolo e il capogruppo consiliare Pdr, Gaetano Mamì. Al centro dell’attenzione lo stato dei finanziamenti destinati alle numerose opere di consolidamento necessarie per far fronte al dissesto del territorio.
Croce ha comunicato al sindaco che sono stati stanziati 1.300.000 euro per il consolidamento della parete rocciosa del Castello. Nell’ambito del Patto per il Sud sono invece previsti 6 milioni di euro per gli interventi nel torrente Mela; questi fondi, però, saranno trasferiti dal governo nazionale solo quando i progetti saranno esecutivi e immediatamente cantierabili, e che un quadro più preciso della situazione si avrà intorno a fine febbraio. Intanto, però, è possibile procedere con la progettazione degli interventi necessari.
Nel corso dell’incontro si è anche discusso del finanziamento di 10 milioni di euro per la riqualificazione dell’ex area Tribò. Sul finanziamento destinato ai Giardini di Federico il primo cittadino è stato criticato dalla minoranza consiliare: i fondi erano stati destinati al Comune di Milazzo nell’ambito del PO-FESR 2007/2010, ma il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, li aveva poi revocati, destinandoli ad altri impieghi; il 24 febbraio scorso il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha sentenziato che quei soldi spettano a Milazzo, e ha emesso un parere vincolante. Formica non sembra però voler pretendere il finanziamento, tanto che ha inserito il progetto tra quelli da presentare per il Masterplan.
“Cosa abbia spinto il Sindaco della città di Milazzo a proporre il vecchio progetto nel Masterplan e, di conseguenza, svincolare la Regione Sicilia dal finanziarlo non è dato sapere. Certo, da giugno ad oggi nulla è stato fatto, legalmente o politicamente, per costringere il Governo amico palermitano a cacciare fuori i soldi” – scrive Pippo Midili – “ma, alla luce del ridimensionamento del Masterplan, è un obbligo politico, morale e civile battere i pugni sul tavolo della Regione”. Da valutare resta anche la prosecuzione dei lavori sul lungomare di Ponente che, secondo quanto dichiarato dal sindaco, necessitano di ulteriori finanziamenti.
Giovanni Passalacqua