Sulla panchina messinese ormai da sette stagioni, Salvo Cardaci, responsabile tecnico della formazione siciliana, commenta il campionato della Messana al termine della stagione regolare. A partire da sabato 18 febbraio prossimo le peloritane giocheranno la poule retrocessione contro Badolato e Nuoro e solo una, tra queste tre formazioni, retrocederà in serie A2.
Un giudizio sulla prima parte della stagione per la sua squadra
“Sarebbe un giudizio incompleto anche se obiettivo perchè a mio avviso la squadra ha recitato il ruolo che doveva. Mi spiego meglio: detto di Salerno, Sassari e Teramo (rafforzatosi a campionato in corsa) che vantano una rosa veramente forte e completa in tutti i ruoli, ho detto sin da subito che sarebbe la squadra federale la nostra avversaria principale nella lotta per il quarto posto. Purtroppo sappiamo come sono andate le due gare disputate a Pontinia e sarei ipocrita nel non dire che c’è molto rammarico per quello che abbiamo visto in campo. In ogni caso ho sempre rispettato i risultati del rettangolo di gioco e proverò a farlo anche questa volta. Le mie ragazze hanno dato tutto quello che avevano e questo per me è la cosa più importante”.
Con quale aspirazioni affronterete la Poule retrocessione?
“Vogliamo fortemente proseguire il nostro percorso di crescita tecnico-tattica e di avvicinamento alle squadre di vertice della massima serie nazionale. La squadra ha messo veramente alle spalle le polemiche e ha ripreso oramai da diverse settimane ad allenarsi con tanto impegno per affrontare queste gare che nascondono sempre delle insidie. Ovviamente vogliamo mantenere la serie A1 e cercheremo di confermare la posizione di classifica (5° posto) ottenuta al termine della stagione regolare”.
Un pronostico su chi vincerà lo scudetto e chi retrocederà in serie A2?
“I pronostici sono difficili da fare quest’anno anche perchè, a differenza dei campionati scorsi, non saranno solo due le squadre a contendersi il titolo, ma tre (Salerno, Teramo e Sassari). Ho una mia favorita per qualità e quantità di organico e per mentalità vincente, ma molto dipenderà anche dalla griglia di partenza nelle semifinali con il fattore campo che alla fine potrebbe veramente risultare decisivo”.