Finisce 7 a 6 per le liguri. Le peloritane mancano anche la qualificazione alla final-four di Coppa Italia. Delusione per il match ma serviva l'impresa
Serviva una grande partita per centrare il duplice obiettivo, e cioè sorpassare una squadra forte a attrezzata come l’Imperia e, contestualmente, ottenere l’accesso alla fina four di Coppa Italia. Alla fine, la Waterpolo Despar Messina è rimasta con il colpo in canna, con la magra consolazione di aver ben tenuto nella fase difensiva al cospetto di una delle migliori del campionato, costruita negli anni e ben guidata in panchina da Marco Capanna.
Delusione per l’esito del match stampato sul volto di dirigenti, staff tecnico e atlete, la prima sconfitta in casa è, per certi versi, la più dolorosa. La classifica si allunga ed il divario dalle prime diventa sempre più ampio, anche se le peloritane riescono, comunque, a confermarsi in quinta posizione, ma nelle prossime due partite con Bogliasco e Bologna dovranno fare il pieno per non farsi risucchiare nelle retrovie perché è ancora lotta aperta per evitare la penultima posizione. Sul risultato di oggi pesano i troppi errori al tiro e le non perfette condizioni fisiche di alcune giocatrici. La fotografia della partita è data dalla prestazione di Barbara Bujka, peraltro ben marcata. La squadra, per vincere, non può prescindere dai suoi gol. Il fatto che non sia andata a segno è certamente un evento che, a memoria, non trova precedenti, almeno con la calottina della Waterpolo Despar Messina.
CRONACA- La squadra di casa parte forte e al primo tiro fa centro con Verde. Poi Abbate spreca il raddoppio sola davanti al portiere e nell’azione successiva Emmolo sigla il pari su rigore. Dal possibile 2-0, le peloritane passano, in pochi minuti, sotto di due reti. Emmolo raddoppia in controfuga (con le messinesi in superiorità) e Stieber sorprende Sabatini con un pallonetto. La Waterpolo Despar Messina si rimette in corsa con Begin, abile nel tap- in dopo un giocata veloce di Abbate (2-3). Le liguri chiudono col minimo vantaggio, che alla fine, resisterà fino al termine della partita. La Waterpolo Despar Messina comincia benissimo, e con grande piglio, il secondo parziale, andando in gol con Ayale e con Abbate con quest’ultima che ha, ormai, ritrovato una condizione fisica importante. La gara va avanti nel segno dell’equilibrio, con l’Imperia che sbaglia molto in superiorità e che sfrutta un nuovo errore in attacco delle messinesi per trovare la rete del 4-4 a metà parziale. La mancina Emmolo fotocopia il precedente rigore e fa 4-4. Il sorpasso è firmato da Bencardino che finalizza un contropiede. Dopo l’intervallo lungo, le due squadre si ritrovano a giocare sotto una fitta pioggia. Difese attente e tanti errori nelle conclusioni. Dopo quattro minuti Ayale firma il pari che Russo spezza nell’unica azione con rete in superiorità. Nell’ultimo parziale Emmolo trova il gol dell’allungo, ma Abbate ristabilisce le distanze prendendosi grande responsabilità al tiro. Sul 7-6 le liguri non riescono a trovare la rete della sicurezza mentre le messinesi sfiorano il pari, ma l’ottima Giulia Gorlero neutralizza tutte le conclusioni, quelle finali, quelle della disperazione per un doppio traguardo sfumato. Vince l’Imperia col minimo scarto ma esulta anche il Padova che si ritrova, suo malgrado, qualificato per la final four di Coppa Italia, premiato dalla migliore differenza reti nella classifica avulsa, ottenuta dal computo degli scontri diretti del girone di andata tra Waterpolo Despar Messina, Padova e Imperia, giunte seconde alle spalle di Catania, Firenze e Rapallo nei tre gironi. Le peloritane avevano battuto di un gol le venete (14-13 ) che a loro volta avevano superato in trasferta le liguri (9-11).