La Mam Volley S. Teresa ha perso l’imbattibilità in casa che durava da oltre un anno e mezzo. Esattamente dal 26 aprile 2014. Anche allora perse al tiebreak, contro l’Holimpia Siracusa
La Mam Volley S. Teresa ha perso l’imbattibilità in casa che durava da oltre un anno e mezzo. Esattamente dal 26 aprile 2014. Anche allora perse al tiebreak, contro l’Holimpia Siracusa, la squadra che alla fine vinse il campionato di B2. La sconfitta di sabato scorso con l’Ostia ha lasciato un retrogusto un po’ amaro e per diversi motivi. Innanzitutto perché era la prima gara stagionale interna del torneo di B1, al quale S. Teresa riapprodava dopo un quarto di secolo; per il modo in cui è maturata e per essere giunta la settimana dopo il trionfo nel match d’esordio a Maglie che lasciava presagire tutt’altra partita contro le laziali al Palabucalo. E sembrava proprio così, considerato che nel primo set le santateresine hanno spadroneggiato, chiudendo sul 25-15. Rondinelli ha schierato la formazione base con Agostinetto in regia e Ruberti opposto, Mazzullo e Ferro di banda, Composto e Rotondo al centro, Pietrangeli libero. Nel corso della partita hanno trovato spazio Caruso (la seconda alzatrice), Saporito e Cortelazzo. La sensazione dei più era quella che la gara scivolsse via su quella falsa riga.
Sugli spalti si canta e si fa festa. Il Palabucalo è stracolmo di spettatori, con la straordinaria cornice di tifo degli Eagles (splendida la coreografia che ha accolto le squadre in campo). Ma in tanti avevano fatto il conto senza… L’Ostia. Che c’è e come. L’allenatore Pietro Grechi suona la carica e ribalta la partita, grazie anche alle santateresine che si annichiliscono dinanzi ad avversarie giovani e di certo prive del bagaglio tecnico delle messinesi. Il secondo set è lo specchio del primo. Ma a vincerlo, 25-15, è l’Ostia. Il terzo si gioca punto a punto e lo rivince l’Ostia 26-24. La Mam si porta al tiebreak con il 25-18 del quarto gioco, ma ad imporsi e portare a casa i due punti sono le laziali. Alle santateresine resta un punto e tanto da riflettere. “Abbiamo fatto male a muro ed al servizio – dice senza mezzi termini coach Vincenzo Rondinelli – a differenza di quanto registrato contro Maglie nella gara d’esordio. Conosco una sola ricetta per migliorare e migliorarsi, il lavoro settimanale ed è quello che faremo nelle sedute di allenamento di preparazione alla prossima gara. Siamo indietro su tante cose e dobbiamo recuperare. Quando si gioca male – conclude Rondinelli -. Ci sta che si perda, inutile nascondere la realtà”.
Nel buio del Palabucalo ha brillato Sara Ruberti con i suoi 24 punti. La seconda è Mazzula con 13. “A fine primo set – dice il tecnico laziale Grechi – speravo solo di uscire con un risultato dignitoso. Accolgo la vittoria come il giusto premio per il lavoro sin qui svolto. S. Teresa ha un bel roster e sono sicuro che alla lunga uscirà. Complimentiai tifosi, caldi ma educatissimi”. La prossima partita per la Mam S. Teresa sarà dura. Giocherà a Marsala contro la capolista, unica squadra a punteggio pieno, avendo vinto entrambe le gare, reduce da una perentoria vittoria per 3-1 in casa del Cutrofiano Lecce. Le individualità nel S. Teresa, che ha 4 punti in graduatoria, non mancano. Bisogna però ancora farne una squadra. Almeno questa è stata l’impressione sabato scorso al Palabucalo.
Carmelo Caspanello