Quello strano "pallone gonfiato" è stato al centro di un dibattito iniziato con l'arrivo di giugno. Si tratta della struttura geodetica di Torregrotta, quella forma circolare a cupola, più comunemente definita anche "palazzetto dello sport". Anche se risulta improprio chiamarlo così, alla luce delle parole dell'ingegnere tecnico Pietro Anastasi e dell'assessore allo Sport Santino Archimede. La struttura, infatti, sarebbe stata concepita sin dal primo momento come un centro di aggregazione che, sì, avesse anche la funzione di un punto di ritrovo sportivo, ma con una vocazione preferibilmente amatoriale.
Il primo stralcio dell'opera, tra il 2008 e 2009, fu realizzato con somme del bilancio comunale, circa 300 mila euro. L'ingegnere tecnico ricorda tutti i passaggi che si sono succeduti nel tempo: l'opera è stata inserita nel Pist (Piano Integrato di Sviluppo Territoriale) e, contemporaneamente, il sindaco ha ottenuto dal presidente della Regione una promessa di finanziamento, per 747 mila euro. A maggio 2011 questa promessa è stata confermata, ed è stato possibile, l'anno successivo, procedere al progetto di completamento, approvato dal consiglio comunale in variante allo strumento urbanistico. Nel frattempo, però, spiega ancora Anastasi, è sopraggiunta una nuova normativa, alla quale è stato necessario adeguare il progetto di completamento prima di svolgere la gara d'appalto. L'apertura delle buste per l'affidamento dei lavori è prevista per il 24 giugno.
In merito alla lunga attesa che viene posta in rilievo dal Gruppo Civico di Torregrotta, Anastasi replica: "Questa struttura non è stata ferma. Una volta ottenuto il finanziamento, è stato portato avanti tutto l'iter. Purtroppo i tempi della burocrazia e i tempi necessari alla progettazione interna hanno portato a una lungaggine nella realizzazione dell'opera. Il parere del Coni ce l'abbiamo ai fini amatoriali. E' una struttura che l'amministrazione non ha voluto destinare esclusivamente all'agonismo e quindi l'ha intesa come polifunzionale amatoriale". Lo stesso concetto viene sottolineato anche dall'assessore Santino Archimede: "Burocraticamente sono stati eseguiti tutti i passaggi che servivano prima alla variante allo strumento urbanistico, poi l'approvazione con i pareri, ci sono state se non ricordo male due conferenze dei servizi con i vari enti: quindi il Coni, i vigili del fuoco, l'Asl, il genio civile. Sono tempi necessari previsti dalla legge. Inoltre, anche se il parere del CONI è amatoriale, ciò non toglie che in futuro possa essere richiesta dall'amministrazione la necessità di operare anche con dei campionati a livelli agonistici, naturalmente dilettantistici e tenendo conto sempre delle indicazioni date dal CONI".
"All'interno – spiega Anastasi – ci sono diverse possibilità di campi: dalla pallacanestro, alla pallavolo, alla pallamano. E tutti questi hanno dei requisiti diversi. Oltretutto la struttura è stata realizzata su un'area che era di proprietà comunale e che non poteva essere più di 40 metri di diametro, perchè è a 5-6 metri dalle case". Tra le proposte del Gruppo Civico rientra anche quella di "valutare la possibilità di un eventuale esproprio di tutta l’area agricola che dal viale Europa si estende sino alla Scuola Media, oggi conosciuta come “Green Park” e utilizzata dal CSI di Torregrotta, per creare una via di accesso confortevole e sicura al realizzando palazzetto dello Sport". "Proprio per le vie di accesso – spiega Anastasi – si è andati in variante allo strumento urbanistico nel progetto di completamento. Una parte di terreno verrà infatti espropriata ai privati per ampliare una delle vie e verrà fatto l'accesso alla struttura. L'accesso principale è quello dalla via Petrarca. In più ne verrà fuori un tutt'uno collegato con la scuola media che ha l'accesso dalla via Silvio Pellico. Quello che intende il Gruppo è espropriare circa 10 mila metri quadri di terreno. C'è un'area parcheggio della struttura che sarà su questo ampliamento che ci sarà su via Petrarca. Ma ci saranno anche i parcheggi sul Viale Europa lato campo". Un'altra proposta suggerita dal Gruppo Civico riguarda l'ipotesi di "realizzare un parco urbano attrezzato per praticare attività sportiva all’aperto (jogging, bike, area verde arredata con giochi per bambini, ecc )". "Ci vorrebbe un altro esproprio, un'altra variante allo strumento urbanistico perchè quella è zona agricola. Si fa un altro progetto, che però non c'entra nulla con quello originario. Il problema è che non sarebbe più una struttura geodetica ma un parco urbano, ed è un'opera completamente diversa" afferma Anastasi, che conclude "Penso che entro febbraio marzo 2016 inaugureremo la struttura".
"Quando si tratta di grandi opere non è mai facile e i tempi possono essere pericolosamente lunghi – afferma Archimede. "Ma ultimate le fasi burocratiche il progetto di completamento dotato di tutti i pareri favorevoli sarà presto definito anche grazie all'acquisizione di alcune particelle che permetteranno di avere tre ingressi distinti e qualche parcheggio in più. Abbiamo continuamente spinto l'ufficio tecnico verso il completamento della struttura, che da parte sua si è prodigato per evitare i tempi morti che potessero rallentare l'iter di realizzazione. La struttura geodetica – dice ancora l'assessore – si appresta così a trovare la sua funzione nei primi mesi del 2016. E' questo il primo messaggio positivo che deve essere accolto. E cosa più importante è che all'interno potranno operare quelle associazioni sportive che oggi si trovano prive di strutture adeguate anche per la preparazione allo sport e alle attività. Non va certamente dimenticato come la struttura sarà un centro di aggregazione importante per il nostro paese e per i tanti giovani, permettendo di ospitare anche eventi ricreativi, sociali e culturali fondamentali per la continua crescita del territorio. Occorre quindi al momento solo concludere positivamente questo percorso, lasciando dietro quelle spinte o vincoli che in qualche occasione potrebbero mettere a rischio la buona riuscita del tutto".
Il palazzetto, nelle parole dell'assessore Archimede "dovrà diventare il centro della vita territoriale soprattutto nei periodi invernali e quindi nei periodi più morti dove si potranno fare delle manifestazioni, convegni, diventare un centro di aggregazione forte giovanile. Potrà essere dato in affido alle società sportive per gli allenamenti o alle scuole per poter fare attività pomeridiane. Sarà una struttura che verrà totalmente asservita a quelle che sono le esigenze del comune".
Antonella Trifirò