Cronaca

Palmi. Informava i clan Cacciola-Grasso di Rosarno, condannato a 16 anni ex poliziotto infedele

PALMI –  E’ stato condannato a 16 anni di reclusione, ad una multa di 80mila euro e al pagamento delle spese processuali dal Tribunale di Palmi, Gianluca Castagna, ex sovrintendente della Polizia di Stato in servizio fino al 2020 nella Polizia di Frontiera marittima dell’area portuale di Gioia Tauro e arrestato ad ottobre del 2020 nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro il clan Cacciola-Grasso di Rosarno. Le accuse: concorso esterno in associazione di tipo mafioso, corruzione e partecipazione ad associazioni dedite al narcotraffico internazionale.

In particolare la notte del 9 luglio del 2018 nell’ambito di un’operazione per eseguire 38 provvedimenti di fermo a carico di altrettante persone legate alla cosche Cacciola e Grasso di Rosarno, lui avrebbe avvisato del blitz alcuni soggetti.  In quella circostanza infatti, 7 destinatari della misura riuscirono a sfuggire dopo essere stati avvertiti dell’imminenza del blitz eseguito dai Carabinieri, tra cui Rosario Grasso, “rampollo” della cosca e ritenuto promotore e organizzatore dell’articolazione territoriale della ‘ndrangheta. Dalle indagini sui sette latitanti, poi arrestati, è emerso come il poliziotto attraverso un messaggio destinato a Rosario Grasso, avesse avvisato del blitz. Castagna inoltre, avrebbe fornito un supporto indispensabile per l’ingresso nel porto di Gioia Tauro di ingenti quantitativi di cocaina, provenienti dal Sudamerica.