PATTI- La vicenda risale a due anni fa e la condanna è arrivata adesso: 7 anni e mezzo allo zio “orco” di una ragazzina, palpeggiata dal parente nelle parti intime. L’uomo è stato condannato dal Tribunale di Patti (presidente Scavuzzo) per abusi sessuali aggravati. La giovane aveva soltanto 14 anni ed era nipote dell’uomo.
Per questo la madre gliela affidava spesso. Fino a quando un giorno l’adolescente, residente in un centro della zona, è tornata a casa particolarmente turbata e, sotto le richieste insistenti della madre, vincendo la vergogna, le ha raccontato di essere stata palpeggiata nelle parti intime dall’uomo.
La madre denunciò tutto, assistita dall’avvocato Santina Franco, e per l’uomo scattarono i domiciliari, poi il processo appena concluso. L’Accusa, rappresentata dal Pm Alessandro Lia, aveva chiesto la più severa condanna a 9 anni di reclusione. Ma i giudici, dopo aver ascoltato anche l’avvocato Salvatore Cipriano, difensore dell’imputato, ha deciso diversamente: 7 anni e 6 mesi di reclusione, il risarcimento alla famiglia della vittima, da liquidarsi in sede civile, l’interdizione perpetua da qualunque incarico presso strutture, pubbliche o private, frequentate da minorenni.