Dopo la sconfitta, alcuni "pezzi" del Pd chiedono al partito un'assemblea urgente

Dopo la sconfitta, alcuni “pezzi” del Pd chiedono al partito un’assemblea urgente

Francesca Stornante

Dopo la sconfitta, alcuni “pezzi” del Pd chiedono al partito un’assemblea urgente

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giovedì 27 Giugno 2013 - 19:59

I renziani, appoggiati durante le elezioni da Accorinti alla presidenza dei quartieri, chiedono un'assemblea cittadina e provinciale per discutere i troppi problemi interni. Stessa richiesta anche dal vice segretario cittadino Hyerace che fa anche un'analisi del risultato elettorale.

Il primo passo alla fine hanno deciso di farlo loro. Dopo le polemiche a distanza, alcuni post di fuoco sui social network, voci di corridoio che li davano per epurati, una corsa elettorale che li ha visti partecipare come autonomi e sostenuti da un altro schieramento, Francesco Palano Quero, Alessandro Russo, Filippo Cangemi e Giacomo D’Arrigo hanno messo nero su bianco la richiesta rivolta al loro partito. Per i renziani messinesi, che costituiscono il Circolo del Pd “Libertà”, è impellente ed ormai improcrastinabile la convocazione di un'assemblea congiunta cittadina e provinciale del Partito Democratico di Messina per discutere seriamente e in maniera approfondita sulle ragioni politiche profonde che hanno condotto alla clamorosa sconfitta in queste elezioni. “L'occasione della discussione dovrà essere franca e aperta, e dovrà anche individuare i percorsi di ricostruzione del Partito di Messina, che appare da mesi afasico, incapace di approntare strategie politiche, privo di organi direttivi e distaccato dalla società reale della città, come l'azzeramento del voto di opinione chiaramente dimostra” scrivono gli esponenti del Circolo Libertà. Si aspettano che adesso la convocazione arrivi in tempi brevissimi, lo aspettavano anche qualche settimana fa, in occasione delle composizioni delle liste della coalizione in vista delle amministrative. Intanto già oggi è partita la richiesta ufficiale indirizzata a Donatella Sindoni e ad Angela Bottari, presidenti delle assemblee di Partito. All’ordine del giorno i seguenti punti: analisi politica dei risultati elettorali amministrativi, discussione su organismi dirigenti del Partito Democratico di Messina.

Chiede un’immediata convocazione dell’assemblea anche il vice segretario cittadino del Pd Armando Hyerace che a meno di una settimana dal risultato elettorale fa una prima analisi del voto e degli errori fatti dal partito. Sulla stessa linea dei renziani, il vice segreterio cittadino punta la lente di ingrandimento su alcuni dei passaggi fondamentali degli ultimi mesi durante i quali all’interno dell’apparato evidentemente non ci si è voluti rendere conto di quanto fosse necessario un approccio diverso.

“Da dove ripartire quindi? Dagli errori di questa tornata elettorale, ma anche dai mali che ci portiamo dietro ormai da troppo tempo e che nessuno ha voluto mai prendere di petto”. Non ha dubbi Hyerace che ricorda che “nelle direzioni di partito successive alle politiche, con troppa superficialità sono stati accantonati vecchi e nuovi problemi, sollevati non solo da me ma da tanti altri amici che avevano, evidentemente, compreso che era necessario un forte segno di discontinuità col passato. Sarebbe stato necessario un confronto serio su temi non trascurabili come le inchieste giornalistiche sulla formazione, la gestione delle parlamentarie, la sconfitta nelle elezioni nazionali in Sicilia. Non aprendo il confronto, si è arrivati del tutto impreparati all’appuntamento delle amministrative, pensando che l’opinione pubblica e i nostri elettori, avessero dimenticato tutto, come se nulla fosse accaduto. E, quindi, si è andati avanti ostinatamente sulle primarie, cercando di inchiodare a questa scelta anche l’UDC e il Megafono, con il ridicolo tira e molla che tutti ricordano; non si è discusso, nel rispetto delle regole statutarie, sulla composizione e la successiva approvazione delle liste; per spirito di coalizione, si è, erroneamente, deciso di non candidare i presidenti di quartiere uscenti del partito democratico. Le trasmigrazioni di alcuni dal centro destra al centro sinistra, avvenute senza una preventiva presa d’atto da parte dei competenti organi con l’unico scopo di “prendere più voti”, ed il loro successivo inserimento soprattutto nelle nostre liste, hanno svilito lo spirito di cambiamento nel modo di fare politica che chiedevano i cittadini. In politica, paradossalmente, i numeri possono non bastare e il fatto che al primo turno, una coalizione che raggiunge il 65% non riesca a far vincere il proprio candidato a Sindaco per 58 voti, è emblematico di tutto ciò”.

A questo quadro si vanno ad aggiungere i problemi interni, aggravati anche dalle ultime notizie di cronaca giudiziaria che coinvolgono i principali rappresentanti dell’area maggioritaria del Partito messinese, e l’assenza di una guida politica in città e in provincia, stante il congelamento di tutte le cariche interne e le dimissioni del temporaneo coordinatore. Tutto ciò per Hyerace impone una immediata convocazione dell’Assemblea provinciale e cittadina. Dure critiche contro chi è stato causa di questo fallimento. “Il vero PD è costituito da quei tanti militanti, ed amministratori seri e competenti che si sono impegnati ogni giorno, che ci hanno messo la faccia nonostante tutto, finendo con l’essere confusi, purtroppo, con il “sistema” e che, oggi, pagano anche in prima persona, le colpe di altri”. Il riferimento è anche a Felice Calabrò, il candidato sindaco sconfitto di queste elezioni. Hyerace dice grazie a Felice perché, “in un certo senso, non può considerarsi sconfitto, ma “vittima” anch’egli, degli eventi; vittima di una battaglia che non era la sua, che non lo toccava in prima persona”.

17 commenti

  1. PALANO QUERO FUORI IL TRADITORE

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  2. dolcestilnuovo 27 Giugno 2013 22:22

    Un partito serio CACCEREBBE i traditori!
    Solo dopo, ben vengano le assemblee cittadine e provinciali, ma senza che queste vengano inquinate da persone inaffidabili e poco serie.
    Detto questo, concordo anche io che le primarie non sono uno strumento praticabile. Lo sarebbe solo se chi si cimenta è persona seria e corretta, altrimenti, meglio evitarle.

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  3. Gli stupidi parlano di “tradimento”. Ma gli stupidi sono quelli che si tradiscono da soli pur di parlare di tradimento.
    Hyerace dice ” Le trasmigrazioni di alcuni dal centro destra al centro sinistra, avvenute senza una preventiva presa d’atto da parte dei competenti organi con l’unico scopo di “prendere più voti”, ed il loro successivo inserimento soprattutto nelle nostre liste, hanno svilito lo spirito di cambiamento nel modo di fare politica che chiedevano i cittadini.”
    Bravo Armando, ma non ve ne potevate accorgere prima? Questo dura da almeno quattro anni. Ormai il PD è minoritario nello stesso PD.
    L’ultimo segnale è Renzi che viene a Messina per fare il buffone. Altro che solo il voto d’opinione, con Renzi il PD messinese si è aperto completamente mostrando la cancrena dentro la ferita.
    La coalizione di centrosinistra ha vinto le elezioni, ma il PD ha perso completamente e non si parli più di primarie.
    Le primarie sono già morte con la mancata elezione di Prodi alla presidenza della Repubblica, su scala nazionale.
    A Messina invece sono morte con la candidatura di Calabrò a sindaco.

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  4. Ma hanno una faccia di bronzo questi, inaudita, tutti fuori, il PD siamo noi militanti che ci rompiamo il tafanale senza andare in tv o apparire nei quotidiani, voi siete solo dei narcisi concentrati sul vostro ego….

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  5. Ero convinto che dopo la sceneggiata di lunedì pomeriggio al seguito del nuovo Sindaco, Palano Quero lasciasse in modo definitivo il PD. La ritenevo (e la ritengo) la logica conseguenza, visti gli eventi. Ed invece rieccolo in prima fila. Ci avrà ripensato dopo aver letto dei problemi giudiziari di Genovese e Rinaldi, evidentemente. Ma con quale dignità?

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  6. Secondo te i dissidenti non esistono nel PD? Ma fammi il piacere gente che hanno fatto storia a Messina parlo del partito democristiano passati poi nel partito di sinistra queste persone non hanno ideali vanno dove tira il vento

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  7. bonanno giuseppe 28 Giugno 2013 06:40

    PALANO QUERO ?????? Ora insieme a D’ARRIGO cosa vogliono ???? ARTEFICI DELLA SCONFITTA A PRIMO TURNO …hanno il coraggio ancora di parlare. QUERO DOPPIAMENTE SCONFITTO ALLE PRIMARIE sia da CALABRO’ che da quel SIGNORE di GRIOLI, l’Unico che veramente potrebbe chiedere un chiarimento.

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  8. Vi Ricordo che “il pesce fete dalla testa”.
    Il pd cittadino andrebbe riformato in tutto e per tutto , per colpa di una conduzione familiare sbagliata , rischiera’ il fallimento definitivo e conclamato.
    Liberatevi dalle mediocrita’!

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  9. I renziani chiedono……. ma ancora non li avete cacciati dal PD?

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  10. Ma… Renzi non è quello che si è presentato a piazza Duomo con Genovese, Crocetta, ecc… per supportare la candidatura di Calabrò?
    Da tutto ciò… non ne deriva (…per caso…) che Renzi preferisca l’On. Genovese all'”aspirante” antagonista Quero come referente del PD in Messina e Provincia?
    Questi “aspiranti” poi… non sono quelli che “appoggiavano” Accorinti e che hanno festeggiato la vittoria con lui?
    Adesso dichiarano di nuovo di essere renziani e chiedono un dialogo con il Partito Democratico?
    Scusate non capisco…
    … ma mi fa ridere molto!!!

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  11. Ahahahahahahah… scusate ma non avevo ancora visto la foto di Obama dietro Quero… il futuro premier del PD a Messina… ahahahahahahah

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  12. beh… in effetti un partito serio avrebbe dovuto cacciare palano quero e russo… vanno bene i distinguo… ma questi si sono messi fuori dal partito da soli (per quanto corrette fossero le loro proteste).

    io ho votato palano quero al quartiere perchè credo sia bravo, ma dal pd lo vorrei fuori subito…

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  13. dolcestilnuovo 28 Giugno 2013 13:27

    “Gli stupidi sono quelli che si tradiscono da soli pur di parlare di tradimento? Complicato capire uno pseudo-letterato come te. Io parlo un’altra lingua e confermo la mia accusa di tradimento perché, che io sappia, il tradimento è la “Violazione di un obbligo morale della parola data”… e tutti sanno che, nei giorni immediatamente successivi alle primarie, questi piccoli uomini che hanno tradito (e confermo tradito) hanno garantito il loro appoggio e la loro “fedeltà”. Basti andare a ritroso su Tempostretto e leggere le cronache del tempo. In quei giorni, tutti, ingenuamente, erano convinti (evidentemente a torto) di avere di fronte “Uomini” di parola. Fortunatamente questi eventi hanno un aspetto positivo da non sottovalutare, sono serviti a riconoscere le persone, e di questi tempi, non è poco….

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  14. Coerenza prima di tutto .. che facce di brtonzo ….

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  15. antonino faroto 28 Giugno 2013 14:37

    Concordo con Giacomoprimo
    Da una vita che alle cariatidi del P.D. Messinese interessa solo la poltrona, anche ai tempi del PCI , ma almeno allora la facevano più pulita, al massimo candidavano qualche “indipendente”, vedi Risicato per ben due volte eletto alla Regione.

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  16. Chi ha “tradito”???
    I loro SINGOLI voti quanto valgono? Cinque? Dieci? Quindici? E tutti gli altri???
    Che vuoi dire con: “hanno garantito il loro appoggio”???
    Oppure ancora siamo al punto che il sig. “x” “porta” 100 voti, il sig. “Y” ne “porta” 150 ecc…???
    Questo è il vecchio, “schifoso” e clientelare modo di fare politica.
    === B A S T A!!!===

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  17. dolcestilnuovo 28 Giugno 2013 19:07

    Ma perché aprire bocca solo per dire sciocchezze? Allora perché questi “signori” hanno accettato di candidarsi alle primarie? Allora, perché sono iscritti ad un partito? Allora, perché hanno accettato le regole delle primarie? Se parliamo di politica, ci sono regole da accettare e da rispettare, e questo, non significa mancanza di libertà, ma solo coerenza e onestà. Non c’è nessuno che “porta” voti nel senso che intendi tu, c’è solo chi agisce coerentemente e chi no. I traditori non agiscono coerentemente, le persone per bene, si. E non ha importanza se “portano” 1 voto oppure 10, l’importante è comportarsi da persone per bene, da uomini, non da traditori.
    E se questi “personaggi” non accettano le regole della politica, allora perché chiedono la riunione dell’assemblea di partito? E cosa vogliono, che la maggioranza degli iscritti segua le loro farneticazioni, questo, lo sanno, non accadrà mai, perché la stragrande maggioranza è composta da persone per bene. Quindi, se non condividono le linee del partito, ne traggano le conseguenza. Allo stesso modo, il partito, se esiste, non faccia passare altro tempo e li butti fuori.
    — B A S T A!!!— con le persone che parlano di cose che non conoscono e pretendono di dettare legge in casa d’altri.

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