MESSINA – Le persone con disabilità non hanno vita facile a Messina. Non solo è difficile trovare un parcheggio H libero in città, ma anche quelli assegnati ad personam spesso sono occupati da chi non ne ha diritto e sosta senza esporre alcun pass. Spesso riceviamo denunce da parte di familiari che vivono con difficoltà gli spostamenti con i propri cari portatori di handicap. Parcheggiare nelle vicinanze di casa propria per i soggetti fragili è un diritto che non dovrebbe essere costantemente leso da automobilisti incivili o poco attenti alla segnaletica. Succede troppo di frequente, infatti, che le strisce gialle o i cartelli posizionati davanti allo stallo vengono ignorati e occupati da chi non ne ha diritto.
Raccogliamo la segnalazione della mamma di un ragazzo con disabilità che vive nella zona dell’Università di Messina. “Quando il nostro posto assegnato è occupato facciamo fatica a trovarne un altro nelle vicinanza. Soprattutto la sera in quanto abitando in prossimità di piazza Duomo con la movida notturna diventa davvero difficile”, racconta la signora. E continua: “Messina non è una città in cui c’è rispetto per chi ha determinate problematiche e mi rivolgo soprattutto a coloro i quali adoperano il pass anche in assenza dell’intestatario”. Sì perché il pass è nominativo e un accompagnatore, pur avendo il pass in auto, non potrebbe utilizzarlo in assenza del portatore di handicap.
Uno degli episodi che ha fatto più male a questa mamma è stato il figlio che un giorno, dopo vari giri per trovare un parcheggio, le ha detto rassegnato: “Io non esco più”. E se una persona fragile rinuncia ad uscire per la maleducazione altrui è una sconfitta per tutti. A volta l’unica soluzione è uscire a piedi, ma anche attraversare la strada con auto posteggiate agli angoli dei marciapiedi o scivoli che non ci sono, rende la mobilità difficile se si considera il peso della persona più la carrozzina.
Anche chiedere l’aiuto della Polizia municipale spesso è inutile. “Alla chiamata ci viene risposto che non ci sono agenti o volanti disponibili perché occupati in altri servizi altrettanto importanti”, racconta la mamma. E’ così che molti cittadini stanchi di queste risposte rinunciano anche a chiamare per chiedere aiuto o addirittura ad uscire di casa. Nel periodo del comandante Stefano Blasco c’era stata un’azione mirata di tolleranza zero nei confronti dell’utilizzo abusivo dei parcheggi dedicati ai disabili. “In quegli anni – racconta la signora – le nostre richieste d’aiuto venivano prese in considerazione molto più che adesso”.
In effetti, dagli agenti guidati allora da Blasco sono state elevate un gran numero di multe e rimosse altrettante auto non aventi diritto al parcheggio giallo (vedi qui). In questa fase, con un nuovo comando che si è da poco insediato, nelle risposte ai familiari di persone con disabilità si sono fatti dei passi indietro.
Nell’ultimo anno sono stati fatti dei passi avanti sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. I nuovi marciapiedi del progetto “Messina accessibile” hanno reso praticabili alcune vie del centro, di Ganzirri e di Mili, ma molto altro c’è da fare. Soprattutto ci sono da abbattere le barriere culturali, si chi ignora che parcheggiare sulle strisce o in prossimità degli stalli per disabili reca un danno enorme a chi vorrebbe muoversi in autonomia. Tante volte non resta che camminare in mezzo alla strada e questo vale per persone in carrozzina ma anche per mamme o papà con i passeggini (vedi qui il servizio).
Alla difficoltà di trovare libero il parcheggio disabili assegnato si aggiunge quello di altri due posti H che sono stati tolti per eseguire dei lavori e non ancora ripristinati. Si tratta di un parcheggio che si trovava in via Venezian e uno in via San Filippo Bianchi. Nella vicina via Dei Verdi, invece, è rimasto il cartello ma non è stata ridisegnata la segnaletica orizzontale, quindi non vedendo le strisce gialle chiunque si sente autorizzato a parcheggiare.
In queste vie sono stati realizzati gli scivoli negli attraversamenti, sempre nell’ambito del progetto “Messina accessibile”, e rifatto l’asfalto che raccorda un marciapiede all’altro. I lavori pare siano stati completati ma non ancora ripristinata la segnaletica precedente e quindi i due parcheggi. Abbiamo segnalato la richiesta della famiglia all’assessore alla Mobilità e vice sindaco Salvatore Mondello, il quale ha risposto che avrebbe verificato lo stato dei lavori dopo essersi confrontato con il dipartimento competente.
La stessa mamma aveva chiesto più di una volta di incontrare personalmente il sindaco per rappresentare le principali problematiche affrontate quotidianamente dalle famiglie, a suo dire poco prese in considerazione da chi amministra. Questo confronto con c’è mai stato, ma la mamma non intende arrendersi per far valere un suo diritto e mai lo farà, per suo figlio e per tutte le persone fragili.