MESSINA – E’ il parcheggio più gettonato dai messinesi, anche perché il più vicino al centro. Tanto che a volte è pieno, soprattutto di mattina ma in periodo natalizio anche in alcune fasce orarie pomeridiane.
Il parcheggio La Farina è automatizzato, accesso e uscita con barre, si prende il biglietto all’ingresso e si paga all’uscita. Tutto semplice e comodo, unica pecca è che non si può pagare tramite applicazioni. Così chi sosta per un’ora e un minuto paga quanto chi sosta due ore. Non il massimo della giustizia ma purtroppo funziona così in molti parcheggi d’Italia, si sa prima e, al limite, se non si vuole pagare lo scatto d’ora ci si può organizzare per arrivare in tempo.
Così hanno fatto ieri sera alcuni cittadini che, però, sono rimasti beffati. “Sono andato in auto all’uscita – racconta uno di loro – e il totem mi ha segnato il pagamento di un’euro per 55 minuti di sosta. Il problema è che il pos non funzionava. Uno, due, tre tentativi, fin quando arriva un’operatore Atm, che spiega che il pos non funziona e che si deve andare a pagare al piano superiore, a piedi, perché a quello inferiore non esiste la possibilità di pagare in contanti. Può anche capitare che il pos non funzioni, anche se gli operatori mi hanno detto che non era la prima volta. Il problema? Sopra si crea fila perché sono tutti lì a pagare. Così, arrivato il mio turno, la macchinetta segna un’ora e quattro minuti, e mi ritrovo a dover pagare due euro. Il danno e la beffa: ho subìto un disservizio, perché mi hanno fatto perdere tempo e, per colpa loro, devo pure pagare di più. Non solo: il pos non funzionava neanche al piano superiore, solo pagamento in contanti. Avevo con me un euro e ho potuto pagare solo grazie a un gentile signore che mi ha dato un altro euro, viceversa – mi hanno detto gli operatori – sarei dovuto tornare a pagare entro tre giorni, ma sempre ingiustamente due euro, per evitare che mi arrivasse un verbale”.
Anche se il danno è solo di un euro, il nostro lettore sembra avere tutte le ragioni. Giriamo ad Atm per le soluzioni di competenza.