La governatrice della Calabria il 29 aprile scorso, con un’ordinanza che anticipava di alcuni giorni il decreto del governo, aveva dato il via libera alla riapertura di bar e ristoranti in Calabria, scatenando molte polemiche. A tutt’oggi, invece, nessuna ordinanza ha riguardato e riguarda i parchi divertimenti e le aree giochi.
Alcuni consiglieri del Comune di Catanzaro hanno scritto, nei giorni scorsi, alla Santelli per richiedere l’apertura di un settore molto legato all’ambito del turismo ma al momento tutto tace. Anche la costituenda Associazione dei parchi avventura calabresi, in Calabria se ne contano circa 25, sono preoccupati per le ricadute:
“È singolare che in una regione come la Lombardia, che ha rappresentato il maggior focolaio del virus in Italia e continua ad essere l’osservata speciale, i parchi aprano il 1 giugno mentre in Calabria, dove il virus non ha avuto alcun impatto grave sul territorio, siamo costretti ad attendere il 15”.
L’Anesv, la principale associazione di categoria, in un appello alla governatrice ha fatto notare il paradosso, ovvero come le ordinanze di riapertura siano già state emanate in Emilia, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia mentre in Calabria occorra attendere ancora.
Il 1 giugno ha rappresentato per molte strutture ricettive il primo fine settimana di quella che sarà la stagione estiva 2020 con tutte le implicazioni del caso e perdite già calcolate, i parchi avventura dovranno attendere altri 10 giorni che in un contesto come quello attuale pesano in maniera significativa.
I parchi avventura sono attrattori turistici importanti e la loro riapertura darebbe fiducia a tutto il comparto, quindi anche alle strutture alberghiere e ai ristoranti, soprattutto in quelle aree interne della regione, la Sila, l’Aspromonte, il Pollino, le Serre che rappresentano contesti naturalistici incontaminati e quindi località estremamente sicure dal punto di vista sanitario oltre che luoghi da privilegiare per rafforzare il sistema immunitario delle persone.
La maggior parte delle indagini dimostrano che le località di montagna saranno tra le più gettonate in questa prossima stagione estiva e continuare a ignorarle significa non aver colto l’importanza strategica di questo settore per l’intero comparto turistico di una regione che oggi può trasformare in opportunità la crisi post pandemia offrendo ai turisti, sia delle altre regioni ma anche di chi ha deciso di rimanere in Calabria per le proprie vacanze, la possibilità di scoprire quel grande patrimonio naturalistico, con servizi e sport peculiari, di cui i parchi avventura sono detentori.
“Il grido è unanime in tutta la Calabria, noi siamo pronti a riaprire nell’immediato, aspettiamo solo la risposta positiva da parte della Regione”.